L'ex Provincia in rosso vende il Dal Verme per riparare le scuole

Il Comune di Milano acquista il 50% per 15,5 milioni. Pressing Sala-Fontana per la Rai al Portello

L'ex Provincia in rosso vende il Dal Verme per riparare le scuole

C'è una scadenza. Il progetto del polo Rai al Portello sarà esaminato nel Piano industriale che l'azienda presenterà «nella primavera 2022». E la sensazione dopo l'incontro ieri tra il sindaco Beppe Sala e il governatore Attilio Fontana con la presidente Rai Marinella Soldi, l'ad Carlo Fuortes e il consiglio di amministrazione si è riunito poco dopo in corso Sempione è che si tratti di definire non tanto il se ma come realizzare il nuovo centro di produzione nell'area della ex Fiera. Un progetto che dopo anni di stop and go è stato deliberato a giugno dall'ex cda in scadenza e che ha innescato a Roma aspre accuse di «lesa maestà», a partire dal governatore Pd del Lazio Nicola Zingaretti che incassò una replica piccata da Sala: «Sono senza parole di fronte ad atteggiamenti del genere. Si sta discutendo del trasferimento degli studi di Mecenate e dell'area del Sempione in un'area nuova di Milano». Il contratto del centro di produzione in via Mecenate scade tra 2024 e 2025.

Al netto delle vecchie polemiche e della crisi economica della tv di Stato, la nota congiunta di Comune e Regione sottolinea che è stato «un incontro molto proficuo, che ha confermato l'importanza strategica della Rai per Milano e la Lombardia». E sul progetto Portello «da entrambe le parti è stato espresso l'auspicio che si possa arrivare a una positiva conclusione nei tempi prestabiliti». Se son rose fioriranno dunque in primavera. Il pressing Sala-Fontana vertici forse è solo al primo atto. «Bene l'incontro a Milano - commentano i parlamentari lombardi della Lega Massimiliano Capitanio, Simona Pergreffi e Leonardo Tarantino -. Segnali positivi e incoraggianti sui tempi prestabiliti per la realizzazione del nuovo polo multimediale al Portello, come sollecitato anche dalla Lega in Commissione di Vigilanza Rai. Ennesima conferma del ruolo strategico della sede milanese, che guarda al futuro con idee e progetti concreti».

Manca solo la firma davanti al notaio invece (la compravendita è fissata il 22 dicembre) per la cessione del 50% del teatro Dal Verme al Comune da parte della Città Metropolitana, in rosso e senza più competenze nell'ambito culturale.

Con questa operazione incasserà da Palazzo Marino, già proprietario dell'altra metà delle quote, circa 15,5 milioni che verranno utilizzati per interventi di manutenzioni stradali e nelle scuole superiori che fanno capo all'ex Provincia, la maggior parte si trova in città. In Comune viene considerata quasi una «partita di giro», sulla programmazione del teatro (affidata ai Pomeriggi Musicali) non cambierà nulla e la proprietà unica potrà facilitare la gestione.

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