L'ex sindaco di Cassano D'Adda, Edoardo Sala, e l'architetto Michele Ugliola, arrestati nel 2011 nell'ambito dell'inchiesta su un giro di tangenti relative a progetti urbanistici, puntano a patteggiare una pena attorno ai due anni e stanno cercando di chiudere un accordo in questo senso con la Procura. Accordo che dovrà poi essere ratificato dal giudice.
È quanto è emerso ieri nel corso dell'udienza preliminare, davanti al gup di Milano Vincenzo Tutinelli, nella quale sono imputate una ventina di persone per diversi episodi di corruzione e concussione. Reati che sarebbero stati commessi tra il 2007 e il 2009. Lo scorso novembre, il procuratore aggiunto Alfredo Robledo e il pm Paolo Filippini avevano chiuso le indagini a carico di 22 persone e di nove società, contestando un totale di sette milioni di euro di tangenti, tra soldi promessi e versati.
Secondo l'accusa, l'ex sindaco Sala, l'ex vicesindaco, Ambrogio Conforti, e l'ex assessore comunale e attuale consigliere provinciale di Milano, Marco Paoletti, «rappresentanti dei tre partiti di maggioranza in Consiglio Comunale», ossia Pdl, Lega e una lista civica, avrebbero affidato a Ugliola il compito «di concludere accordi corruttivi con gli imprenditori o i proprietari di terreni interessati al cambio di destinazione delle aree secondo i loro interessi».
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