L'incidente col ciclista finisce a coltellate

Il conducente fugge e gli amici del ferito aggrediscono il passeggero

A Milano avere un incidente qualche volta può diventare a dir poco una doppia tragedia: quella del sinistro, per via di eventuali feriti e danni se non peggio e quella della vendetta per essersi «scontrati» con qualcuno. Già, proprio così: ed è successo proprio ieri. Questa volta non ci è scappato il morto, ma poteva succedere, e non per lo scontro. Zone della città che a volte ricordano il Bronx. Per un giorno, per esempio, la zona di via Padova.

Un uomo, di origini nordafricane, sulla sessantina, è stato accoltellato a un polpaccio proprio lì, ieri mattina, intorno alle 6, dopo che il furgone sul quale viaggiava ha investito un ciclista, un ventitreenne sudamericano che per l'impatto ha riportato diverse contusioni. La cosa, per fortuna non gravissima, poteva finire lì. E invece è andata avanti su altri «binari», quelli della delinquenza.

Secondo la ricostruzione dei fatti, dopo l'incidente stradale, alcune persone, forse conoscenti del ciclista, si sono avvicinate al furgone che era fermo sul posto, con fare minaccioso, tanto che il conducente del mezzo è scappato. Mentre l'uomo seduto al posto del passeggero è stato aggredito e raggiunto nientemeno che da una coltellata. L'uomo è stato subito soccorso dal personale del 118 è stato portato all'ospedale Niguarda in codice giallo.

Il ragazzo investito è stato portato in clinica a Città Studi, anche lui in codice giallo. «Il Comune predica multiculturalismo a discapito della sicurezza», tuona Riccardo De Corato, capogruppo Fratelli d'Italia-An in consiglio regionale.

«La gravissima violenza in via Padova, con la vendetta e il linciaggio a colpi di coltello dopo un incidente stradale - ha commentato Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia -ripropongono, per l'ennesima volta, il problema dell'elevato tasso delinquenziale legato alle comunità straniere che vivono in via Padova. Anche in pieno giorno le violenze in questa zona sono all'ordine del giorno».

Secondo il consigliere è del tutto evidente che l'idea di «meticciato multiculturale in questa zona (e in generale in tutta la città) non funziona. E ancora. «Mentre i cittadini chiedono sicurezza e controllo del territorio - ha aggiunto - la giunta risponde con gli psicologi di strada o gli stagisti stranieri al fianco della polizia locale, sottovalutando completamente le lamentele dei residenti».

Sarebbe auspicabile, («ma ovviamente non accadrà», commenta), che la giunta mettesse da parte «l'ideologia e incominciasse a usare gli strumenti normativi a sua disposizione per tentare di liberare questa zona da degrado e delinquenza».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica