Chiara CampoSchemi a tre o quattro punte. Staff, sedi elettorali, manifesti. Con le primarie che hanno eletto Giuseppe Sala candidato del Pd e la discesa in campo di Stefano Parisi per il centrodestra i motori della campagna per le Comunali sono ormai accesissimi. E la partita si gioca (anche) con una oculata strategia sulle liste a sostegno. Il Pd e Sala hanno ormai sdoganato la «lista arancione» guidata dalla vicesindaco Francesca Balzani, per tenere agganciati quegli elettori di sinistra che non si riconosce in mr Expo. Ieri sera anche il segretario regionale dem Alessandro Alfieri ha partecipato all'incontro «il Pd con Balzani», oggi la vice riunione i supporter delle primarie e poi ufficializzerà il suo ruolo nella coalizione. Nella sua lista dovrebbero candidarsi gli esponenti Sel Mirko Mazzali e Luca Gibillini, i Verdi Enrico Fedrighini e Elena Grandi, l'arancione Paolo Limonta, ex consiglieri Pd come Ettore Martinelli, l'ex vice della Provincia Alberto Mattioli (area cattolica), qualche consigliere dem, con deroga dal partito (tra i papabili Paola Bocci dell'«area Boeri»). Si vedrà se resteranno supporter esterni o daranno peso alla lista Benedetta Tobagi, Gad Lerner, Andrea Boitani, Lucia Castellano. In casa Pd, la scelta del capolista rischia di accendere una miccia. Garantita l'alternanza uomo-donna, si dovrebbe partire con l'assessore Pierfrancesco Maran per dare l'impronta renziana. In calo le quotazioni dell'ex vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, a dire il vero anche per la seconda posizione: se sarà valorizzata la giunta in carica, il posto spetterà a Carmela Rozza. Tra i consiglieri in carica, non saranno riconfermati per raggiunti limiti di mandato, o perchè puntano a una presidenza di Zona, Fanzago, Cormio, Comotti (potremmo ritrovarlo nella «lista Balzani), Gentili e Mancuso. Il socialista Roberto Biscardini passerà alla lista civica «Milano in Comune», a caccia di un big anti-Sala. Nella lista civica per Sala dovrebbero confluire gli assessori senza partito (D'Alfonso, Bisconti, Tajani, Benelli), anche qui c'era l'ipotesi De Cesaris alla guida ma con la Balzani a guidare Sel e arancioni, la scelta cadrà su una personalità che parli al centro, per provare a competere con Parisi e la lista centrista che farà capo ad Albertini e Lupi.Lista centrista, Lega, Fi e «Milano aperta» (la lista di Parisi, senza il suo nome nel logo) è lo schema a 4 punte del centrodestra. L'azzurro Bruno Dapei sarà capo staff della campagna. Giorni fa Parisi ha visto anche Letizia Moratti: l'ex sindaco muoverà i propri canali a suo favore. E a giorni compariranno anche i primi manifesti. Nella lista Fi, l'unico uscente che ha deciso di non ricandidarsi in consiglio è Marcovalerio Bove e Giulio Gallera (assessore in Regione).
In forse Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio che sparò e uccise per legittima difesa un rapinatore. Chi sta cercando i volti della lista Parisi parla invece di «persone normali» in cui i milanesi possano identificarsi: dal tassista al commeciante all'operatore ecologico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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