È l'ora di Ema, Milano incrocia le dita

Oggi si decide la nuova sede dell'Agenzia del Farmaco. Testa a testa con Bratislava

È il giorno di Ema e Milano incrocia le dita in attesa del verdetto atteso nel tardo pomeriggio. Il destino della futura sede dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), che deve lasciare Londra a causa della Brexit potrebbe riguardare Milano e sarebbe, come hanno da sempre ripetuto un po' tutti, un'opportunità straordinaria. La decisione sarà presa a Bruxelles, con voto segreto, dai 27 ministri degli Affari europei a margine del Consiglio Affari generali. La procedura di voto è complessa e comincerà subito dopo pranzo: prevede fino a tre turni di voto consecutivi, con eliminazione successiva dei meno votati.

Sono 19 le città che hanno presentato la loro candidatura per l'Ema che conta 890 impiegati ma riceve ogni anno la visita di 35mila esperti dell'industria farmaceutica: si tratta di Barcellona, Amsterdam, Atene, Bonn, Bratislava, Bruxelles, Bucarest, Copenaghen, Dublino, Helsinki, Lille, Milano, Porto, Sofia, Stoccolma, Malta, Vienna, Varsavia e Zagabria. Secondo le previsioni, la capitale della Slovacchia, Bratislava, che non ospita nessuna agenzia europea, sembra la grande favorita anche se Milano ha grandi chance.

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