
Un «grande ospedale del bambino» sui terreni di Rho-Pero da costruire dopo la chiusura dell'Expo. A proporlo l'assessore alla Salute e vice presidente della Regione Mario Mantovani durante l'incontro organizzato sui temi della sanità nella sede di Forza Italia insieme al coordinatore regionale Mariastella Gelmini e al responsabile del dipartimento Sanità del partito in Lombardia Sante Zuffada. «Abbiamo un progetto per un grande ospedale del Bambino - ha spiegato Mantovani - Come il Bambin Gesù a Roma, una struttura di altissime specialità che manca a Milano». Da inserire nell'area dell'Expo dove «sorgeranno servizi, parchi, luoghi per le famiglie: da inserire in una sorta di Disneyland, dove i bambini possano trovarsi in un contesto che dia loro un po' di gioia». Una proposta che non trova contrario il governatore Roberto Maroni che però ricorda il bando per ricollocare l'intera area lanciato dalla società Arexpo. «Vediamo come andrà a finire la gara per le offerte che si chiude il 14 novembre. Ormai manca poco. Tutte le buone idee sono benvenute e questa dell'ospedale per i bambini è un'ottima idea». Un'idea talmente buona che secondo maroni un'eventuale impossibilità di utilizzare le aree Expo non dovrebbe farla naufragare. «Vediamo dove farlo - ha aggiunto -, la Lombardia è tanto grande e non c'è un problema di spazi».
Mariastella Gelmini, invece, chiede al governo di aprire un tavolo con la Regione per «rimodulare il trattamento penalizzante» riservato alla Lombardia dalla legge di Stabilità e che potrebbe portare alla chiusura di dieci ospedali. «Questi tagli sono un torto fatto all'eccellenza lombarda, un affronto alla Regione e un colpo basso per gli operatori». Per Gelmini «il governo sta trattando allo stesso modo le Regioni virtuose e quelle sprecone e con i tagli alle prime copre i buchi delle seconde». Tanto che Fi promette in parlamento una «dura battaglia» contro «tagli feroci non improntati all'equità. Da Renzi servono meno passerelle e meno promesse». Perché se la finanziaria non sarà modificata, il rischio per i lombardi è «un aumento della pressione fiscale». Di questo parleranno la prossima settimana a Roma i dirigenti di Fi con il presidente Silvio Berlusconi fissando la data della «manifestazione contro la pressione fiscale del governo e di Pisapia a Milano». Con Mantovani che ricorda come con l'operazione Zero ticket la Regione abbia azzerato quelli per la farmaceutica per gli over 65 con redditi fino a 18mila euro, escludendo così 800mila lombardi.
Altri 25 milioni sono stati investiti per un milione di prestazioni che hanno abbattuto le liste d'attesa e 900mila euro sono stati messi nell'edilizia sanitaria. Oltre 3mila le assunzioni nel comparto sanitario e 700 i lavoratori della Croce rossa stabilizzati.