Cronaca locale

M4, scavati 12 km su 15. E da settembre inizia la "restituzione" delle vie

Già partiti i collaudi del primo treno a Linate Saranno riaperte strade in Dateo e Argonne

M4, scavati 12 km su 15. E da settembre inizia la "restituzione" delle vie

É stato un lungo viaggio, dieci giorni di trasporto eccezionale da Reggio Calabria a Milano, ma il primo treno della futura M4 è sui binari a Linate pronto per i collaudi che dureranno un anno e mezzo prima del viaggio inaugurale a gennaio 2021. Sarà una partenza a step, come ha ricordato il sindaco Beppe Sala ieri in sopralluogo al capolinea della «blu»: a inizio 2021 si viaggerà dall'aeroporto alla fermata Fs Forlanini, «un piccolo tratto ma che permetterà l'interscambio con il sistema ferroviario», entro fine 2022 si allungherà fino a San Babila, «e vorrà dire arrivare in 13 minuti dal city airport al centro, non sono molte città al mondo a offrire un servizio simile», entro luglio 2023 l'apertura integrale fino al capolinea di San Cristoforo. «Dopo i problemi iniziali, tra cui i ritrovamenti archeologici, rispetto all'ultimo cronoprogramma rifatto un anno fa i tempi sono rispettati e anche di più, stiamo volando» assicura Sala. A regime viaggeranno: 47 treni automatici - quindi senza conducente - con frequenza di 75 secondi (che potranno scendere a 40), ventuno stazioni, una stima di 86 milioni di passeggeri all'anno. Nel primo tratto Linate-Forlanini Fs saranno operativi tre treni prodotti da Hitachi Rail nello stabilimento di Reggio Calabria, da settembre scatteranno di integrazione tecnologica dei treni con i percorsi, i sistemi di sicurezza e di alimentazione, i 3 mesi di simulazioni per ottenere l'ok ministeriale si svolgeranno da settembre 2020.

Restano da scavare ancora tre chilometri (per direzione) di gallerie su 15 totali, saranno completati entro la prossima primavera inoltrata. Le talpe hanno realizzato al 100% il lavoro da San Cristoforo a Solari e da Linate a Tricolore, manca la parte centrale da Tricolore a Solari. Ora le Tbm sono all'opera una sotto San Babila e l'altra in largo Augusto. Ma il sindaco guarda già in prospettiva, tutti gli enti hanno stanziato i fondi per prolungare la M5 a Monza e i cantieri dovrebbero finire in tempo per le Olimpiadi 2026, ma «cerchiamo di portare il metrò anche a Baggio». Metropolitana blu uguale grande opera ma anche grandi disagi, per anni i commercianti hanno lamentato danni economici e in molti hanno dovuto alzare bandiera bianca e abbassare le serrande. «Abbiamo stanziato 10 milioni di sostegni economici - ricorda Sala - e stiamo stanziando altri 2 milioni di contributi». E a partire da settembre partirà la fase di «restituzione» delle piazze e delle strade occupate o chiuse da anni a causa dei cantieri, un'operazione che durerà circa un anno, «il grosso dei disagi terminerà entro fine 2020». L'assessore alla Mobilità Marco Granelli ha iniziato giorni fa da zona Lorenteggio la presentazione pubblica dei progetti di riqualificazione in superficie, dopo piazza Frattini e largo Gelsomini a settembre sarà pronto il piano di restyling per l'asse Argonne e Forlanini. «La M4 porterà una migliore qualità urbana anche sopra le stazioni, più alberi e mobilità sostenibile» sottolinea Granelli.

Che si chiami più poeticamente «restituzione alla città» o liberazione dai disagi, il presidente della società M4 Fabio Terragni detta i tempi del piano: «Sulla zona di Forlanini stiamo già procedendo in questo senso. Da settembre libereremo altre aree. Entro i primi mesi del 2020 ci sarà lo sgombero delle carreggiate di Argonne, Susa, Dateo e Plebisciti.

E riaprirà dopo sei anni la carreggiata da piazzale Susa a Dateo verso il centro».

Commenti