Maestri e nuovi talenti: 50 serate al Conservatorio

Maestri e nuovi talenti: 50 serate al Conservatorio

Le Serate Musicali, la stagione di concerti al via quest'oggi, è una di quelle istituzioni che ha contribuito a fare di Milano una città di riferimento del concertismo europeo. In quasi quarant'anni di attività, ha collezionato un bel po' di concerti storici, invitando e re-invitando interpreti leggendari come Wilhelm Kempff, Arrau, Milstein, Richter, Celidibache, Muti. Così come ha avuto il coraggio di scommettere, in anticipo su altre istituzioni italiane, su giovani promesse: oggi professionisti con i fiocchi che regolarmente ritornano come se ormai appartenessero a una famiglia. Il caso del greco Kavakos o dell'americana Hilary Hahn, stesso discorso vale per Anderzewski: ottimo pianista, polacco, nel giro che conta all'estero, ma che di fatto non ha mai sfondato pienamente in Italia. Però alle Serate viene regolarmente, cosa che accadrà anche quest'anno.
Sulla stagione che parte quest'oggi, in Conservatorio (ore 21), con l'Orchestra Nazionale del Belgio diretta da Andrey Boreyko, pende la spada di Damocle della crisi, dei tagli, di ristrettezze, e come sempre del gigante Scala che getta ombra (e assorbe risorse importanti) sulle istituzioni musicali della città. Il cartellone non ne ha però risentito.
Si parte oggi, anche se il giorno delle Serate rimane il lunedì e la sala quella del Conservatorio. Gli appuntamenti sono più di cinquanta. Ci sono i grandi nomi. Quello di Martha Argerich, la signora del pianoforte, inimitabile. Quindi pianisti come Andras Schiff, Alexander Lonquich (con Debussy, l'Integrale dei Preludi), Elisso Virsaladze (nel Concerto di Grieg), Nicholas Angelich, Louis Lortie e Jeffrey Swann con due omaggi a Verdi e Wagner per le celebrazioni del 2013. Le Serate sono poi andate a scovare nomi nuovissimi. Come quello di David Fray, di Evgeny Bozanov o di Danil Trifanov che vanta il record di quattro importanti concorsi internazionali, tra cui il Caikovskij.
Fra gli archi, ritornano i fedelissimi - presenti a ogni stagione - Kavakos con l'integrale della musica da camera di Brahms. Quindi Kremer e la sua formidabile Kremerata, Pinchas Zukerman, Nikolai Znaider, Uto Ughi, Pavel Berman direttore e solista, Steven Isserlis, Natalia Gutman. E il violoncellista e compositore italiano Giovanni Sollima.

Sono attese - poi - formazioni, piccole e grandi, come il Trio di Torino, l'Ensemble Gli Archi, l'Orchestra del Teatro Olimpico (Vicenza), l'Orchestra di Padova e del Veneto,, i Pomeriggi Musicali (per il Concerto di Natale), i Filarmonici di Torino, le Orchestre dei Conservatori di Milano e Parma.

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