I manifesti sono stampati sia in italiano che in arabo. Annunciano un'assemblea pubblica che si terrà lunedì 15 in via Esterle 15, propedeutica alla manifestazione del 3 dicembre per chiedere una maxi sanatoria per gli immigrati. Per la precisione: «Per uguali diritti e contro la ghettizzazione di immigrati e profughi». Il sottotitolo è «residenza, sanatoria, diritti per tutti». I difensori dei presunti diritti dei clandestini sono gli occupanti abusivi degli ex bagni pubblici di via Esterle, luogo dove un gruppo di anarchici ed extracomunitari si è introdotto con la forza e da allora evidentemente lo ha trasformato pure nel covo delle rivendicazioni politiche a favore dei migranti e di chi si è introdotto in Italia senza un permesso di soggiorno. Ironia, si tratta dello stesso luogo, una struttura liberty degli anni Venti, che l'ex giunta Pisapia aveva messo a bando delle associazioni islamiche per realizzare una moschea. L'assegnazione è rimasta in balia dei ricorsi fino all'annullamento della gara da parte del sindaco Beppe Sala. Il centrodestra, contrario fin dall'inizio alla moschea in zona Padova, ha festeggiato la cancellazione del progetto ma certo non immaginava che finisse per diventare un nuovo (l'ennesimo) centro sociale in città.
«É passata poco più di una settimana da quando ho effettuato un sopralluogo insieme alle forze dell'ordine negli ex bagni pubblici spiega la consigliera comunale di Forza Italia Silvia Sardone -. Nonostante molti quotidiani e tv abbiano parlato delle condizioni in cui ho trovato un edificio pubblico, la giunta e il sindaco hanno fatto spallucce, come se tutelare un bene che è di tutti i milanesi non fosse un compito loro. Un atteggiamento che deve essere evidentemente stato interpretato dagli occupanti come un via libera a fare quello che vogliono». E non hanno perso tempo. «Hanno tappezzato la zona di manifesti abusivi, come la loro presenza in quel luogo - continua la Sardone - e sempre lì si terrà l'adunata sul tema della sanatoria per tutti. Mi appello al sindaco Sala e all'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza perché facciano quanto in loro potere per impedirla».
E Otello Ruggeri, coordinatore di Fi nel Municipio 2, pensa «alle molte associazioni benefiche, ai padri divorziati in difficoltà o ai senzatetto che dormono sotto i portici che potrebbero essere ospitati nella stessa sede».
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