«Strumentalizzare le mie riflessioni in merito alla vicenda giudiziaria di Silvio Berlusconi, senza la necessaria ed opportuna contestualizzazione - atteggiamento tipico di certa politica italiana - è fuorviante». Così il vice della Regione Lombardia, Mario Mantovani (Pdl), smussa le polemiche nate dal suo accostamento tra la persecuzione giudiziaria dell'ex premier a quella degli Ebrei, durante la visita in Israele. «Al mio ritorno - spiega Mantovani - incontrerò la comunità ebraica milanese, in modo da escludere qualsiasi fraintendimento e sostenere il progetto per realizzare una Foresta dei Giusti lombardi in Israele». «Sono perfettamente consapevole della tragedia che la Shoah ha rappresentato per il popolo ebraico - aggiunge il vice del Pirellone - . E lo dico dopo aver visitato, con grande commozione, il museo dello Yad Vashema». Insomma, conclude il vicepresidente, «nessuno può mettere in discussione la mia amicizia e lealtà verso gli ebrei e la loro storia».
Il presidente Roberto Maroni liquida la questione anticipando semplicemente: «Ne parlerò con Mantovani al suo ritorno». Ma il Pd e il movimento dei grillini vanno all'attacco. I Cinque stelle chiedono le dimissioni immediate e il Pd pretende almeno che Mantovani si scusi.
Mantovani: «Grande rispetto per gli ebrei e la Shoah»
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.