Anche i ciclisti devono rispettare le regole della strada. A ribadirlo è Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità del Comune ospite del convegno «Missione mobilità» promosso da Amoer. Da ieri sera, proprio per rimarcarlo, i cartelli luminosi comunali inciteranno anche i guidatori di bici ad accendere le luci durante gli orari serali. «Lo dico ben sapendo, come tutti, che comunque anche automobilisti e motociclisti non sempre rispettano le regole ha precisato Maran ma nel caso dei ciclisti è difficile sanzionare le irregolarità perché purtroppo noi siamo bravi a farlo quando i mezzi sono fermi».
Tra rappresentanti delle case automobilistiche, di associazioni e giornalisti sono molti i punti emersi durante la giornata organizzata dall'Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile: tra questi proprio il comportamento spesso «selvaggio» dei ciclisti, ma anche la necessità di superare la guerra tra lobby dell'auto e quella della bicicletta come sottolineato più volte da Claudio Lubatti, omologo torinese di Maran, anche lui presente al convegno.
L'obiettivo, hanno dichiarato i due assessori, è trovare un equilibrio tra le varie forme di mobilità. «Tenendo presente cosa succede nelle altre città europee ha sottolineato Maran noi abbiamo provato a attuare soluzioni che non penalizzino chi deve usare l'auto per lavorare». Ma ci sono altri esempi citati dall'assessore milanese, alcuni ancora allo studio come la possibilità di installare dei rilevatori a terra nei posteggi per verificarne l'effettivo utilizzo. Oppure la sostituzione dell'attuale sistema di sincronizzazione dei semafori con uno centralizzato che si regoli a seconda dei flussi di traffico. Tanti progetti sul tavolo per la mobilità e la rivendicazione delle opere già intraprese come l'aumento dei parcheggi per moto, o AreaC in relazione al traffico, visto che sull'inquinamento non ha avuto pochi effetti.
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