Matrimoni gay, Pisapia pronto al sì

Milano come Bologna, Grosseto, Napoli? Presto anche palazzo Marino potrebbe dare il suo via libera alla trascrizione dei matrimoni omosessuali contratti all'estero. Questa almeno la sfida politica che la maggioranza in consiglio sta cercando di portare avanti. La cronaca: ieri mattina una dozzina di coppie omosessuali sposate fuori dall'Italia si sono riunite davanti all'anagrafe per chiedere la trascrizione dell'unione «al pari delle altre coppie che scelgono un matrimonio all'estero». Obiettivo: sollecitare una «posizione definitiva» del sindaco, che - si legge nella nota sottoscritta dal gruppo - «da oltre quattro mesi ha avviato tramite l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino un confronto con Rete Lenford finito due mesi fa in un vicolo cieco». «Non c'è nessun “vicolo cieco” ma una decisione che verrà presa dall'amministrazione» replica piccato Majorino. Il percorso politico, o meglio il lavoro per preparare il terreno a una decisione destinata a far discutere e dividere il parlamentino, è stato avviato da tempo. Sembra che il sindaco stia studiando modi e tempi per fare il grande passo, senza dover poi far marcia indietro.

Il milione di metri quadrati su cui sorgeranno i padiglioni dell'Expo del 2015 attraversato a volo d'uccello. Un luogo segreto e inaccessibile come il cantiere che diventa visibile a tutti grazie alla tecnologia più innovativa e a un drone ipertecnologico che ne ha «rubato» le immagini. Nulla di illegale, ma solo il progetto «Belvedere in città» (...)

Cambio della guardia a Palazzo Marino: Forza Italia nomina il quinto capogruppo da inizio mandato. Dopo le frizioni e la sfiducia a De Pasquale nei giorni scorsi, sarà Pietro Tatarella a trainare il centrodestra. Il trentenne si ritira dalla corsa per il consiglio metropolitano.

Quattordici nuovi nomi dell'elite milanese,

tra cultura, musica, imprenditoria, politica si aggiungeranno a quelli già ospitati nel Famedio del Monumentale. I più noti sono Claudio Abbado, Gerardo D'Ambrosio, Vittorino Colombo, Carlo Castellaneta e Carlo Bergonzi.