Cronaca locale

Una mensa da fame E a scuola arrivano i "pasti d'emergenza"

Oggi niente primi e secondi negli asili. Il pranzo? Un vasetto di omogeneizzato

Una mensa da fame E a scuola arrivano i "pasti d'emergenza"

Nel mese di luglio i dipendenti comunali del Cimitero di Lambrate si erano visti recapitare alla loro mensa i pasti riservati tradizionalmente alle scuole elementari. I sindacati contestarono duramente il fatto rivendicando, a ragione, che il fabbisogno alimentare di uomini e donne in età lavorativa è ben diverso da quello dei bambini di 6 anni. Oggi, l'ennesima assemblea sindacale dei dipendenti di Milano Ristorazione sconforta molto di più rispetto al caso di Lambrate. Asili comunali e convenzionati hanno informato mamme e papà che Milano Ristorazione garantirà soltanto un «pasto di emergenza». E così niente primi e secondi, ma un vasetto di omogeneizzati a testa per pranzo e per merenda niente frutta ma una «sana» mousse confezionata.

A nulla sono valsi i tentativi dei genitori a risolvere il problema attingendo alla tradizionale «schiscietta» con prelibatezze domestiche. No, non si può. È fatto divieto di importate cibi dall'esterno anche se cucinati da premurosi nonni e genitori. Il regolamento Asl è categorico, a prova di assemblea sindacale, sciopero e buon senso. E così è necessario affidarsi alle rete, a uno dei siti dedicati ai bambini. Si scopre che il fabbisogno dei bambini è variabile e tenendo conto dell'età dei piccoli ospiti degli asili (da 3 mesi a 3 anni) possiamo stabilire che l'omogeneizzato, pardon il «pasto di emergenza», è più indicato per la pappa dei piccoli fino a 1 anno circa. Man mano che si cresce il fabbisogno aumenta fino alle 1160 K/cal quotidiane. Non basta evidentemente.

Qualche asilo, comprendendo l'assurdità, chiede a mamme e papà di portare del pane e della frutta. Meglio che niente anche se non si capisce come mai il divieto di portare cibi dall'esterno non valga per pane e frutta. Ma in fondo se anche le feste di compleanno dentro le aule vedono le famiglie costrette ad acquistare la torta da Milano Ristorazione (con la delusione di nonni e nonne pasticcieri), non c'è affatto da stupirsi. Peraltro tale divieto vale solo per i nidi ma non per le scuole d'infanzia, quelli di 4 e 5 anni per intenderci) che potranno mangiare liberamente la «schiscietta». E così qualche genitore sceglie di tenersi a casa i pargoli.

Questo è quanto raccolto negli asili e tra i genitori. Perché Milano Ristorazione fornisce una diversa versione dei fatti. «Ci meravigliamo che alcuni asili disinformino i genitori, perché il pasto di emergenza consta di omogeneizzato di carne, omogeneizzato di frutta, fette biscottate e latte», spiega l'ufficio stampa di via Quaranta. In effetti erano sfuggite le fette biscottate dall'immediato effetto sazietà che fanno molto Arcipelago Gulag di Solgenicyn. Alla semplice osservazione che molti bambini di 1 e 2 anni non mangiano l'omogeneizzato, la risposta è desolante: «Purtroppo non è prevista alternativa, noi garantiamo comunque un pasto». Quindi cari genitori preparatevi per la giornata di oggi ad una bella e abbondante merenda quando andrete a prendere i vostri figli nel pomeriggio.

Avranno una fame da leoni.

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