Metrò 4, cantieri aperti sotto l'Expo

Via libera ai lavori per la linea blu della metropolitana. Partiranno fra 3 mesi per durare 7 anni

Un vertice di due ore per sbloccare i cantieri della M4. La maggioranza si è riunita ieri pomeriggio a Palazzo Marino per sciogliere il rebus dei lavori durante l'Esposizione. Presenti dall'inizio - per la giunta - gli assessori alla Mobilità Pierfrancesco Maran, ai Lavori pubblici Carmela Rozza e alle Infrastrutture Ada Lucia De Cesaris che sulla nuova linea metropolitana «blu» che collegherà l'aeroporto di Linate alla San Cristoforo, periferia sud di Milano, hanno competenze dirette. Il sindaco si è aggregato solo nella parte finale della riunione con i segretari e capigruppo di Pd, Sel e sinistra radicale: era all'inaugurazione della mostra su Chagall a Palazzo Reale. Nonostante le perplessità di Sinistra x Pisapia rappresentata da Anita Sonego sull'impatto dei lavori sul traffico e (soprattutto) sul verde, la linea è stata tracciata: si va avanti in tutte le vie e le piazze fuori da Area C. Fermare le ruspe e partire a fine 2015 avrebbe comportato un extracosto per almeno 50 milioni di euro. E la fuga, probabile, dei finanziamenti delle banche da siglare entro e non oltre il 31 dicembre di quest'anno. Idem a rischio sarebbero stati i fondi statali già garantiti dal Cipe. L'opera vale complessivamente 1,8 miliardi di euro. Avanti tutta, si salveranno solo le aree di stazioni che sorgeranno in centro - nella Cerchia dei Bastioni -, a tratta che viaggerà sui binari tra San Babila e l'Università Cattolica. Ma fuori dalla Cerchia, e non si parla dunque solo di periferia, tutto è concesso. «La preparazione delle aree inizierà già entro il 2014» accelera anzi Maran. Durante l'Esposizione si scaverà (ad esempio) intorno a piazza Tricolore o Dateo, al parco Solari dove i comitati sono già agguerriti. Ma «andremo a spiegare nei quartieri» lo dice Maran e lo ripete il segretario metropolitano del Pd Pietro Bussolati che «è un'opera che serve a Milano, i disagi ci saranno ma cercheremo di ridurre l'impatto cantieristico sulla città». Dal 2015 scatteranno 88 mesi di lavori, «senza extracosti» aggiunge Maran, anche se «con il governo insisteremo sulla revisione dei contratti per il Tpl, già la M5 ci costa tra ammortamento e gestione 100 milioni all'anno, un Comune non può investire sulle infrastrutture e mantenerle con gli attuali contributi a Bilancio, la spending review non deve essere orizzontale».

La giunta e i partiti prevedono critiche feroci sul verde. L'assessore alla Mobilità è convinto che l'impatto di cantieri che corrono lungo l'asse Linate-San Babila non sarà alto proprio perchè «non si lavorerà tanto sulla strada, ma sugli assi centrali verdi». Idem a Solari si alzano le barricate per salvare il parco. Ci sarà tempo per attenuare le proteste. Ma che si andasse verso questa direzione la diceva lunga un commento prima del vertice del super-ambientalista del Pd CarloMonguzzi: «Vedo perplessità su rimandare la costruzione della quarta linea del metro. Io penso invece che vada fatta tutta e il più presto possibile».

Qualche revisione in corso d'opera, lascia intendere l'assessore Rozza, sarà ancora possibile. Ora la linea è portare a casa i finanziamenti. E poi, magari, aprire un bel tavolo con il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi.

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