Potrebbe essere ricordato come il patto della cotoletta, nella versione rivisitata dallo chef Gianpiero Cravero (una battuta di carne piemontese, tartufo nero e salsa tonnata). Dopo le liti su Olimpiadi invernali 2026 e lo «scippo» recentissimo del Salone dell'Auto che nel 2020 traslocherà dal parco del Valentino al Sempione, i sindaci di Milano Beppe Sala e di Torino Chiara Appendino si sono incontrati ieri a pranzo a metà strada, al ristorante «Convivium» nel centro di Novara. L'avevano messo in agenda a pochi giorni dalla vittoria olimpica di Milano e Cortina. La Appendino, che nei mesi scorsi si era tagliata fuori dai Giochi scatenando le ire delle imprese piemontesi, il 24 giugno aveva inviato un messaggio pubblico e uno privato a Sala per congratularsi, poi è arrivato il reciproco impegno a vedersi entro metà luglio «a metà strada» per ragionare su eventi convidisi in occasione delle Atp Finals di Tennis che Torino ospiterà dal 2021 al 2025 e le Olimpiadi del lombardo-veneto. La promozione del turismo, cita la nota congiunta diffusa dopo il pranzo, «rimane un obiettivo comune» e «una nuova occasione può nascere dai grandi eventi sportivi che le due città ospiteranno». Ma il sindaco del Pd e dei 5 Stelle sono andati più in là, hanno pianificato forme di collaborazione anche sul fronte della mobilità, aprendo a scenari da «ritorno al futuro». Sulla linea Mi-To potrebbe correre il primo treno supersonico d'Italia, in grado di collegare le due città in una manciata di minuti. Sala e Appenino hanno «convenuto di analizzare congiuntamente l'opportunità offerta dall'hyperloop». Si tratta di treni a lievitazione magnetica passiva che viaggiano all'interno di tunnel a basso attrito alla velocità di 1.223 chilometri all'ora, passeggeri e merci stanno all'interno di capsule di carbonio.
La tecnologia hyperloop è stata lanciata da Elon Musk (il patron di Tesla e di Space X che vuole portare i primi turisti spaziali sulla luna) e sviluppata da altre aziende come la Hyperloop Transportaton Tecnologies (con sede in California) presieduta da Gabriele Bibop Gresta, ternano di 48 anni, che proprio giorni fa ha rivelato che entro il 2019 annuncerà con le regioni coinvolte i primi due progetti di fattibilità in Italia. Si potranno realizzare «grazie a una cordata di imprenditori che hanno deciso di scommettere sul nostro rivoluzionario sistema di trasporto». Ha parlato come esempio (ma non troppo evidentemente) della possibilità di collegare Milano a Bologna (215 chilometri) «in appena 9 minuti». La Appendino ha incontrato Gresta a inizio luglio e dalla discussione a pranzo con Sala si deduce che Milano-Torino possa diventare l'altro test sul tavolo. Facendo i calcoli, per 144 km potrebbero bastare 7 minuti, anche se il primo treno che debutterà sulla tratta Abu Dhabi-Dubai per Expo 2020 farà 140 km (quasi la linea Mi-To) in 12 minuti. Ci sono già 12 progetti in fase di realizzazione nel mondo, dalla Russia a Tolosa. Gresta ha avviato trattative con esponenti del governo Conte per realizzare le due tratte di circa 150 chilometri ciascuna. Il «treno» con un sistema di pannelli fotovoltaici produrrebbe più energia di quella che consuma, e può essere rivenduta facendo rientrare in 8 anni le spese dell'investimento, secondo la stima della società che conta su un team di 800 ingegneri e tecnici nel mondo. E i tubi potrebbero essere sospesi su piloni.
Sala e Appendino hanno concordato di collaborare anche allo sviluppo di tecnologie per la guida autonoma, partendo da sperimentazioni nelle città e sull'autostrada Milano-Torino (a maggio il Ministero dei Trasporti ha autorizzato i primi test su strada) e studieranno la possibilità di creare biglietti integrati per il trasporto pubblico
nelle due città e per il loro collegamento, chiederanno di convocare un tavolo con Regione Lombardia e Piemonte, il piano dovrebbe coinvolgere ovviamente Trenitalia, Trenord, Atm e l'azienda di trasporto locale torinese.
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