Milano invasa dai profughi. Il comune contro Alfano: “Arrivano senza controlli”

Negli ultimi tre giorni sono arrivati, senza preavviso, 416 immigrati in Stazione Centrale. Majorino: “Il ministro non ha in mano la situazione”

Milano invasa dai profughi. Il comune contro Alfano: “Arrivano senza controlli”

L’Italia, e Milano, è la terra promessa dei profughi. Negli ultimi tre giorni, su denuncia della stessa amministrazione meneghina, sono arrivati dal Sud – senza alcun preavviso – 416 immigrati. E il comune, con una dura nota, attacca il Ministero dell’Interno per l’inatteso arrivo in massa sui binari.

Il comunicato denuncia la disorganizzazione e la totale mancanza di controlli sugli ospiti: “Mentre a Bresso erano tutti in attesa di 250 profughi, trasferiti su indicazione e coordinamento della Prefettura di Milano, alla Stazione Centrale in soli tre giorni, senza alcun tipo di controllo effettuato dal Ministero dell'Interno e in totale autonomia, con treni da Salerno, Lecce e dalla Sicilia, sono arrivate 416 persone, 258 siriani e 158 eritrei: 212 il 18 febbraio, 112 il 19 febbraio e 92 ieri sera”. Tante famiglie e tanti bambini. Tutti arrivati a Milano senza essere identificati. La nuova ondata di immigrati ha origine dagli ultimi sbarchi della Marina Militare a Salerno e Lecce: da qui, senza alcuna verifica, sono saliti sul treno con destinazione Milano. Secondo i loro racconti, provengono dalla Libia, Turchia e Grecia; qualcuno, invece, è dell’Africa Subsahariana.

I nuovi arrivi – si legge – sono stati trasferiti nei centri destinate all’accoglienza (le strutture sono Corelli, Aldini, Casa Suraya, Mambretti, Isonzo e Saponaro) e affidati agli operatori per ricevere la primissima assistenza. Ma qui è piena emergenza: le cifre sono spaventose. Dal 18 ottobre 2013 ad oggi i profughi accolti dal capoluogo lombardo sono 56.007 (13.000 bimbi).

Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali della giunta Pisapia, sbotta e punta il dito contro Angelino Alfano: “Siamo di fronte ad un sistema nazionale sconclusionato e al fatto che il Ministro Alfano, evidentemente, non ha minimamente in mano la situazione. Basti pensare che a Milano, autonomamente, arrivano profughi provenienti dalla Libia identificati e non identificati, che vanno via dai centri del meridione senza controllo e arrivano qui. Un enorme pasticcio totalmente sottovalutato.

Noi, assieme a Caritas, Privato sociale e volontariato, continuiamo a fare la nostra parte, ma mi domando francamente come possa accadere che negli stessi giorni in cui il Ministero dell'Interno dispone invii di profughi dalla Libia verso il centro di Bresso, accada che centinaia di altri profughi, sempre dalla Libia, viaggino liberamente per il Paese, senza nessun piano di assistenza e senza nessuna scelta vera sul terreno dell'identificazione”.

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