"Non posso che prendere le distanze da spettacoli che, sotto mentite spoglie, fanno passare un certo tipo di mentalità nelle menti dei più piccoli". Così l’assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini, parla di "Illecite-visioni", una rassegna di teatro omosessuale organizzata dal Teatro Filodrammatici di Milano e in programma in questi giorni.
"La famiglia è una sola - spiega l’assessore in una nota - quella naturale composta da una mamma e da un papà. Questa è la posizione chiara e netta di Regione Lombardia". Cappellini esprime «in modo netto» la sua "contrarietà a iniziative che strumentalizzano i più piccoli e faccio appello ai genitori perchè valutino bene la presenza dei loro figli a spettacoli che mirano a imporre un modello di società alternativo a quello tradizionale".
In merito a polemiche relative al «presunto sostegno anche di Regione Lombardia a "Illecite-visioni" l’assessore precisa che l’amministrazione "non ha dato contributi economici a questa o simili iniziative. Il patrocinio gratuito della Regione non è stato dato al Festival - aggiunge - ma all’intera stagione del Teatro Filodrammatici. Voglio anche precisare che nella richiesta presentata dai promotori non veniva specificato che ci sarebbero stati spettacoli in cui venivano coinvolti bambini e adolescenti sul tema dell’omosessualità".
"La mia assenza alla conferenza stampa - conclude l’assessore - di presentazione del Festival ha evidenziato la nostra posizione in merito al
538em;">contrario del Comune di Milano che ha invece sostenuto economicamente i Filodrammatici aderendo con convinzione all’iniziativa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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