Cronaca locale

Milano è zona rossa ma l'assessore di Milano "arringa" l'assembramento in piazza del Duomo

Negozi chiusi, ristoranti e bar sull'orlo del fallimento e l'assessore del Comune di Milano "arringa" la protesta con assembramento in piazza del Duomo

Milano è zona rossa ma l'assessore di Milano "arringa" l'assembramento in piazza del Duomo

Milano è di nuovo in zona rossa. Le attività commerciali, i ristoranti e i bar sono stati costretti a chiudere per l'ennesima volta in attesa dei ristori ma nel frattempo rischiano di fallire. I contagi in città e nella sua provincia si mantengono alti, seppure in flessione ma, nonostante questo, domenica pomeriggio in piazza del Duomo si è creato un grande assembramento di persone, riunitesi per manifestare contro la Dad. A documentare quanto accaduto è stato Andrea Mascaretti, capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino, che in quel momento si trovava a passare dalla centralissima piazza milanese per recarsi nel suo ufficio.

"Sono passato da piazza del Duomo e ho visto un assembramento incredibile, faceva paura. Sembrava quello che abbiamo visto qualche sabato fa sulla Darsena. La differenza è che questi non stavano ballando ma ascoltavano qualcuno che parlava. Mantenendo le distanze ho cercato di capire e ho visto che c'era l'assessore Paolo Limonta che stava arringando la folla, piuttosto ampia", ci ha spiegato Andrea Mascaretti.

Le immagini da piazza del Duomo parlano chiaro. I manifestanti, la cui protesta come sottolinea anche il capogruppo di FdI piò essere anche legittima, si sono raggruppati in una piccola porzione dello spiazzo, che avrebbe potuto tranquillamente ospitarli tutti anche se avessero mantenuto il distanziamento sociale che viene richiesto da oltre un anno. "Sono rimasto colpito, perché un assessore del Comune di Milano in quel caso avrebbe dovuto fare l'opposto. Avrebbe dovuto prendere il microfono e chiedere alle persone di riempire tutta la piazza del Duomo, allontanandosi, e non al contrario. C'erano anche bambini e minori. Era una manifestazione contro la Dad e le istanze possono essere legittime, ciò che non è legittimo è quel tipo di assembramenti", ha proseguito Mascaretti.

La situazione di Milano è economicamente drammatica, "tante attività sono chiuse e rischiano il fallimento. Chi è rappresentante della giunta di Milano che non chiede di non fare questa cosa ma addirittura sia lì ad arringare la folla, a me sembra assurdo. Le istituzioni dovrebbero fare esattamente l'opposto". Andrea Mascaretti è pronto a chiedere conto di quanto è accaduto oggi in piazza del Duomo in consiglio comunale: "Presenterò un'interrogazione al sindaco lunedì, perché non è accettabile che la giunta in qualche modo inviti a creare assembramenti lasciando che poi le attività chiudano".

La rabbia del capogruppo di Fratelli d'Italia è grande: "È una giunta che laddove la gente deve lavorare fa di tutto per farli chiudere, perché non hanno fatto nulla per difendere le attività ma, anzi, li hanno caricati di tasse. C'è grande irresponsabilità per l'ennesima volta, siamo in piena zona rossa, la gente rischia di perdere il posto di lavoro, di non avere più un lavoro e il Comune fa questo". Andrea Mascaretti, poi, ha ricordato quanto accaduto nell'ultimo anno, le discrepanze tra i messaggi rivolti ai cittadini e quanto, invece, effettivamente dimostrato.

Partendo da un anno fa, da quando ha invitato i milanesi a prendere l'aperitivo sotto l'insegna del #Milanononsiferma, quando anche Nicola Zingaretti si è fatto fotografare a bere l'ape a Milano, proseguendo con i mezzi pubblici affollati e lontani dall'idea del distanziamento chiesto per ridurre il contagio. Poi il rave party improvvisato in Darsena non più tardi di qualche settimana fa, iniziato nel pomeriggio e terminato a tarda sera, e infine l'assembramento in piazza del Duomo contro la Dad. "Un'escalation che si conclude con l'assessore che arringa piazza del Duomo affollata in questo modo.

Dopo di che dicono a qualcuno come si deve comportare, quando l'esempio è assolutamente pessimo e irresponsabile da parte di chi rappresenta la giunta", ha concluso Andrea Mascaretti.

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