Il mistero di Edgar, spinto nel Lambro dopo una rapina davanti ai suoi amici

Ufficializzata la scomparsa del peruviano, aggredito domenica in via Feltre

È stata ufficializzata ieri mattina la scomparsa di Edgar Luis Calderon Gonzalez, il peruviano di 32 anni di cui non si sa più nulla da domenica. Intorno alle 21.30 di quella sera un suo connazionale e amico da via Feltre, all'interno del Parco Lambro, avrebbe avvertito le forze dell'ordine per raccontare una vicenda inquietante che, se ha fatto scattare immediatamente le ricerche del sudamericano, nell'immediato non era però apparsa molto chiara. «Il mio amico è stato buttato nel Lambro mezz'ora fa» aveva avvertito il giovane sotto choc spiegando concitato che Edgar era stato aggredito e rapinato prima di essere spinto nel fiume proprio sotto i suoi occhi. La polizia, subito intervenuta sul posto insieme ai vigili del fuoco, ha dato il via alle ricerche sulle sponde del fiume, poi proseguite anche lunedì con l'aiuto di un elicottero per scandagliare l'acqua dall'alto.

Ma vediamo nei particolari cosa sarebbe accaduto domenica sera. Edgar e due amici, tra cui appunto il connazionale che ha avvertito la polizia, avevano trascorso la domenica all'interno della grande area verde di Lambrate prendendo parte a una grigliata. L'aggressione sarebbe avvenuta mentre i tre uscivano dal parco, nella zona di via Feltre: lì sono stati affrontati da due uomini (probabilmente ecuadoriani) armati di coltello che si sarebbero subito scagliati contro il 32enne, intimando agli altri due testimoni di stare fermi. A quel punto Edgar ha reagito ed è così che è stato colpito con calci e pugni. I due rapinatori, poi, lo avrebbero spinto con i piedi facendolo rotolare nel fiume per poi fuggire senza però riuscire a rubare l'Iphone della vittima. A quel punto uno dei due amici di Edgar si è tolto la camicia per gettarsi in acqua e aiutare l'amico che però era già sparito sott'acqua.

Per poter ricostruire con esattezza l'accaduto la polizia ha ascoltato a lungo l'uomo che ha allertato i soccorsi e anche l'altro testimone chiamato in causa. Il corpo del 32enne non è ancora stato trovato, ma il racconto degli amici sembra credibile. Si spera che l'uomo sia riuscito in qualche modo ad uscire dal fiume e a mettersi in salvo, ma - stando a quanto accertato - da domenica sera non è più tornato a casa dai familiari.

Le ricerche nel Lambro ieri sono state sospese.

I vigili del fuoco, secondo quanto riferito, stanno valutando come continuare con il lavoro, concentrandosi soprattutto su una zona del corso d'acqua. Un corso d'acqua che, assicurano gli stessi pompieri, ha potenzialmente la «forza» di trascinare via un corpo.

RC

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