Cronaca locale

Moda, Ferré non sfilerà nella settimana dei record

Moda, Ferré non sfilerà nella settimana dei record

Ogni stilista ha il suo modo di interpretare il cruciale momento della sfilata. Venti minuti che valgono una stagione. C'è chi desidera uno show faraonico e pirotecnico, chi invece predilige l'atmosfera minimal chic, mentre addirittura qualcuno fa salire in passerella gente comune, senza rivolgersi a blasonate top model. A Milano tra pochi giorni torna puntuale la settimana della moda femminile per il prossimo autunno inverno, con un calendario ricco di appuntamenti, ma anche due defezioni inattese e una griffe che offrirà posti di prima fila in beneficenza. Purtroppo uno dei marchi tricolori più famosi non sarà presente. L'odissea della Gianfranco Ferrè continua tristemente e dopo il forzato abbandono della storica sede nel cuore di Brera, la celebre maison diserterà la fashion week meneghina. E la notizia fa ancora maggior scalpore se si immagina che è la prima assenza dal 1978 ad oggi. Una rinuncia che rischia di logorare definitivamente l'ormai sottile legame che unisce l'azienda all'Italia, con la proprietà societaria passata nelle mani arabe di «Paris Group». Storia diversa per la designer Paola Frani. Secondo i piani avrebbe dovuto aprire le giornate della fashion week milanese la mattina di mercoledì 19 febbraio, ma all'ultimo momento è stata cambiata idea, decidendo di non mostrare la collezione di pret a porter con il rituale defilè. Il motivo? In questo difficile momento di mercato si è preferito pensare alla clientela abbassando il listino prezzi del venti per cento, pur mantenendo l'alta qualità dei capi. In pratica meglio risparmiare su mannequin, pierre, uffici stampa, deejay e costo della location, e offrire contestualmente al compratore finale un interessante buono sconto. Operazione di marketing studiata a tavolino o reale esigenza? Tra qualche mese sapremo. Per alcune griffe che abbandonano il campo, altre arrivano sulle passerelle milanesi, soprattutto dagli emergenti Paesi asiatici. Sono in programma sei intense giornate di presentazioni, diversi eventi mondani e una lodevole iniziativa. Un marchio italiano, anche se dal nome francese, «Costume National» ha aderito al progetto benefico «Charity Stars». Vengono messi all'asta alcuni biglietti per assistere alla sfilata del 20 febbraio nei saloni della Triennale in viale Alemagna. Chi si aggiudicherà i tagliandi avrà l'opportunità di accedere al backstage, scoprire i misteri del dietro le quinte, nonché conoscere lo stilista della griffe Ennio Capasa. I proventi della raccolta fondi sosterranno l'iniziativa «Every One» di «Save the Children» che mira a ridurre di due terzi la mortalità infantile entro il 2016. Non è la prima volta che un'azienda del settore moda sposa la nobile causa.

Un mese fa la Maison Missoni aveva posto in palio due ticket per visitare lo stabilimento produttivo e lo showroom di Sumirago (Varese), oltre alla possibilità di apprendere i segreti della professione direttamente dai componenti della famiglia.

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