Insieme alla straordinaria avventura italiana e milanese delle Olimpiadi invernali, iniziano anche le rivendicazioni dei territori. Come è giusto, e come è normale, cercano di essere della partita un po' tutti. Città e località si fanno avanti, sostenute da quegli eletti che più hanno a cuore le loro sorti. Memore della sua storia di vecchio «sindacato del Nord», la Lega parte in quarta. Lo fa per esempio con Andrea Monti, vice capogruppo al Pirellone, che avanza una proposta tutt'altro che campata in aria: utilizzare la Villa Reale di Monza. «È stata - premette Monti - una vittoria del Lombardo-Veneto e l'imporsi di un modello a suo modo rivoluzionario di concepire la candidatura olimpica». «Ora - prosegue l'esponente del Carroccio lombardo - dobbiamo pensare a come realizzare i Giochi invernali e ad essere rivoluzionari anche nella loro organizzazione. Mutuando il modello vincente dell'Expo dobbiamo tentare di coinvolgere tutti i territori, facendo sì che siano delle Olimpiadi realmente diffuse: ogni comune deve essere coinvolto e tutti i cittadini diventare veri protagonisti. Proprio in forza di questo concetto vorrei proporre l'idea, non nuova, di candidare la nostra splendida Villa Reale di Monza a sede di rappresentanza delle delegazioni internazionali». Un'idea che piace molto al segretario lombardo della Lega Paolo Grimoldi: «Le Olimpiadi - osserva - dovranno essere un volano turistico e promozionale delle bellezze lombarde e delle eccellenze delle nostre città. Per questo lavoreremo per coinvolgere il più possibile il territorio lombardo, tutto il territorio lombardo, e i suoi capoluoghi. Siamo d'accordo con la proposta depositata in consiglio regionale dal nostro vice capogruppo Andrea Monti per candidare la Villa Reale di Monza a sede di rappresentanza delle delegazioni internazionali e a location per eventi promozionali precedenti come del resto era già accaduto per l'Expo 2015. Ma lavoreremo anche per coinvolgere le altre realtà lombarde».
E mentre il vice capogruppo alla Camera Fabrizio Cecchetti e il consigliere regionale Simone Giudici, pensando a Rho, danno «la sveglia» al Comune, con l'auspicio «che l'amministrazione comunale stavolta si attivi in tempo utile per rendere opportunamente attrattiva la nostra città», anche Simona Tironi di Forza Italia intende farsi valere: «I paesi coinvolti in prima battuta - ricorda - sono Bormio, Sondrio e Livigno. Io, da bresciana, mi impegnerò da subito affinché a questi comuni venga affiancato Ponte di Legno, che con il Tonale è una stazione sciistica a livello internazionale».
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