Cronaca locale

Morgan si candida a sindaco di Milano: "Cultura, istruzione, progetti giovani e vie d'acqua"

A sorpresa, Morgan ha accettato la proposta di Vittorio Sgarbi di candidarsi a sindaco di Milano e ha già esposto quale sarebbe la sua linea in caso di elezione

Morgan si candida a sindaco di Milano: "Cultura, istruzione, progetti giovani e vie d'acqua"

Marco Castoldi, in arte Morgan, ha accettato la sfida di Vittorio Sgarbi per la candidatura a sindaco di Milano. Tutto nasce dal critico d'arte che, in radio a Un giorno da pecora, ha avanzato l'ipotesi di una sua candidatura come sindaco di Roma sotto la lista "Rinascimento". Questa lista, nelle intenzioni di Vittorio Sgarbi, proporrà un candidato sindaco in tutte le principali città del Paese e per Milano sarebbe stato scelto proprio Morgan: "Sono intenzionato a candidare a Milano Morgan, il cantante, gliel'ho detto ieri. Lui mi ha detto che preferirebbe Milano a Napoli, dove ancora non so chi ci sarà come candidato".

Dopo la rivelazione del critico d'arte, i conduttori di Un giorno da pecora hanno contattato Morgan, che ai loro microfoni ha confermato quanto detto da Vittorio Sgarbi: "Se è vero che ho accettato la proposta di Sgarbi di candidarmi con la lista 'Rinascimento' a sindaco di Milano? L'ho accettata, mi piacciono le sfide e amo la mia città. La proposta mi è arrivata a tarda notte". Nel programma radiofonico, Morgan ha abbozzato anche un elenco di personaggi noti e influenti della cultura di cui vorrebbe circondarsi nel caso di elezione: "Mi piacerebbe avere con me uomini intelligenti. Ad esempio il professor Alberoni, così come Eugenio Finardi". Il cantante non si è tirato indietro nemmeno davanti alla domanda sul suo schieramento politico, dando una risposta in puro stile Morgan: "Sicuramente più di sinistra che di destra, ma non mi piace fare questo ragionamento. Sono di formazione libertaria, più vicino alla sinistra, ma non è destra né sinistra". Coerentemente con questo ragionamento, successivamente ha aggiunto: "Salvini non mi dispiace, ha dei tratti positivi. Vedo più le persone che gli schieramenti, oggi i partiti non è che siano proprio portatori di ideali. Non si può credere in un partito come ai tempi di Berlinguer e Almirante".

Dopo la chiacchierata radiofonica, Morgan ha confermato la sua inedita discesa in campo con un post condiviso sul suo profilo Facebook, nel quale spiega le ragioni della sua decisione. "Amo profondamente questa città, ci vivo e ci sono nato, la considero un luogo intelligente e dalle infinite potenzialità. Vorrei valorizzare la profondità culturale intendendo la cultura e l’istruzione la base sulla quale si fonda un’economia e non viceversa. Vorrei dare spazio a progetti di giovani ingegnosi e pieni di energia e creatività per togliere il grigiore deprimente", esordisce il cantante, prima di annunciare che, se verrà eletto, vorrebbe riaprire "le vie d’acqua di Leonardo e renderle luoghi belli, piacevoli, adatti a bambini, cittadini turisti e commercio". Ma quello esposto da Morgan nel suo profilo Facebook non sarebbe un vero e proprio programma ma un elenco di sentimenti.

"La realtà è complessa ma ci sono tante persone intelligenti e propositive con cui collaborare per un progetto condiviso di vera rinascita", ha concluso il cantante.

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