Si sono sentiti più i no del centrodestra - che ha minacciato ricorsi e invocato referendum - che i commenti entusiasti a sinistra. L'idea di assegnare aree pubbliche per aprire mini-moschee invece di un unico grande spazio, ha lasciato tiepidi - se non ostili - diversi colleghi di giunta ma l'assessore Pierfrancesco Majorino ha confermato ieri che non è stata una fuga in avanti. Ha ribadito invece che «entro poche settimane saranno aperti i bandi» anche se auspica che oltre a spazi pubblici potranno essere offerti anche immobili privati alle fedi in cerca di luoghi per pregare. E rimarca che «non saranno bandi aperti solo agli islamici, ma a tutte le fedi. Ci sono richieste da parte di associazioni ebraiche ad esempio, o la Chiesa russa ortodossa ha bisogno di nuovi spazi per pregare». Saranno «immobili degradati che dovranno essere ristrutturati e messi a norma a spese delle comunità che se li aggiudicheranno. Saranno loro a fare un favore alla città, non il contrario» è la replica alle accuse (ad esempio) del consigliere Fdi Riccardo De Corato.
Se non ci saranno contributi economici da parte del Comune ha spiegato De Corato -, il danno erariale può venire anche dal fatto che vengono occupate delle aree pubbliche: per questo alla prima assegnazione partirebbe subito un ricorso alla Corte dei conti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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