Multe cresciute del 20% e arrivano nuovi ausiliari

Pronti altri 300 parcometri, addio alle «pettorine» nelle strade Atm assume 35 addetti per vendere i «gratta e sosta» e sanzionare

Trecento nuovi parcometri, ma anche 35 ausiliari in più per sanzionare chi posteggia in sosta selvaggia. Buona la prima, meno la seconda notizia riservata da Atm ai milanesi. L'azienda di trasporti che dal 2010 gestisce anche il servizio della sosta per conto del Comune ha tagliato da inizio settembre tutti i rapporti con le cooperative che gestivano la vendita dei «grattini». Un divorzio per gradi, iniziato nel 2012 con accese proteste di piazza e strascichi giudiziari (il Tar due mesi fa ha dato ragione alla coop, Atm ha fatto ricorso). Era rimasto il Consorzio Cps ma il 5 settembre è scaduto il contratto e l'azienda ha deciso di gestire interamente in casa il servizio, per contenere i costi delle prestazioni esterne - oltre 54 milioni dal 2000, circa 4,5 all'anno di aggio sulla vendita dei ticket - e «prevenire ed eliminare i casi di abusivismo». Anche ieri il presidente Atm Bruno Rota non ha risparmiato accuse nei confronti dei consorzi, ma anche di quei rivenditori di edicole e bar che froderebbero gli automobilisti vendendo, ad esempio, i «grattini» da 1,20 e 0,80 centesimi per il centro al posto di quelli da 2 euro. «Ma è scorretto, e non sarà più tollerato» avverte.

L'addio alle pettorine coincide con l'assunzione di 35 ausiliari della sosta che oltre a vendere i tagliandi nelle zone ancora scoperte dagli 800 parcometri attivi (la corona ovest, tranne corso Vercelli, e le zone più periferiche, ma a partire da gennaio 2015 sarà completata anche la Cerchia filoviaria con altri 300 impianti) avranno pure il compito di sanzionare. La truppa degli ausiliari sale così a quota 140. E rischia di alzare il numero già in forte aumento delle multe assegnate da Atm (senza contare dunque i vigili): nei primi otto mesi del 2013 gli ausiliari avevano staccato in tutto 265mila multe, quest'anno tra gennaio e agosto ne hanno date 319mila, il 20% in più. Solo in Area C (che rappresenta quasi il 30% delle sanzioni totali), sono passate da 78mila a 94mila, il 21,4% in più.

Eppure, in centro il presidente Rota lamenta (economicamente parlando) un «drastico calo degli incassi da sosta», conseguenza delle politiche ambientali della giunta che introducendo Area C e tagliando posti auto ha diminuito del 30% gli ingressi. E la sosta in centro, ovviamente, va di pari passo. Nel 2010 «valeva» 11 milioni, nel 2013 è scesa a 5,7. Ma sull'intero territorio, il disavanzo non è così marcato (da 19,8 milioni a 16,3) e nell'ultimo anno c'è stata una risalita. Merito, in questo caso, anche dell'estensione delle zone a pagamento e degli aumenti votati dalla giunta a luglio 2013.

Rota non cita il Comune ma avverte: «Ora che con i parcometri e il taglio dell'esternalizzazione il sistema si è scrollato dei rami secchi, non vorremmo che diventasse profittevole per qualcuno che non lo gestisse più Atm». A buon intenditor.

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