Oltre il danno la beffa. E viceversa. La vicenda già kafkiana delle multe per i manifesti elettorali abusivi della campagna elettorale 2011 - le ingiunzioni già emesse sono state ritirate in primavera dalla giunta per «presunti vizi di forma», corrette e rispedite con uno sconto collettivo pari a 4 milioni di euro - rischia di trasformarsi in una stangata sui milanesi. Non solo i politici finiranno per non versare un euro, ma toccherà al Comune - e quindi ai residenti - coprire le spese legali sostenute dai ricorrenti. Il primo caso è già chiuso: il giudice di pace ha annullato il 25 settembre le ordinanze di ingiunzione emesse dai vigili a carico di Edoardo Croci, ex assessore al Traffico della giunta Moratti. La difesa di Croci ha preteso e ottenuto la liquidazione da parte del Comune: 1.
312,74 euro che il 16 ottobre, con una determina dirigenziale, il direttore del Settore pubblicità ha già provveduto a stanziare. Ma il caso rischia di fare scuola. Sono una quarantina i potenziali ricorsi. E moltiplicando per tutti quei casi le stessa cifra, è di oltre 50mila euro la cifra che rischiano di pagare i milanesi. Un grande bluff.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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