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Il Natale delle mostre con tre star: Chagall Segantini e Van Gogh

Con 50mila visitatori a settimana, ora sono le più frequentate d'Italia

Il trio Chagall-Van Ghog-Segantini ha sbancato, in questo fine autunno, con 50mila visitatori a settimana, e ha fatto salire Milano (non accade spesso) in cima alla classifica delle città italiane con le mostre più visitate dal pubblico. A Palazzo Reale anche durante le feste spetta la parte del leone in quando a offerta culturale, ma va detto che tutta la metropoli è punteggiata da esposizioni che meritano. I grandi classici. Le due ampie retrospettive di Palazzo Reale sono dedicate una a Marc Chagall (220 opere che coprono gli snodi salienti di tutta la sua ricca produzione, compresi i quadri biblici, i lavori per il teatro, i disegni e opere-cult come «La passeggiata») e l'altra a Giovanni Segantini , con particolare attenzione al suo rapporto per Milano. Accanto, la piccola ma preziosa mostra Vang Gogh.L'uomo e la terra , una cinquantina di opere di piccolo formato, provenienti dalla collezione Kroller-Muller di Otranto (peccato, vista l'affluenza di pubblico, che gli spazi della mostra siano minimi). A fianco, sempre in piazzetta Reale, due classici dell'arte contemporanea a confronto al Museo del Novecento: Yves Klein e Lucio Fontana , storia di un'amicizia tra Milano e Parigi. La mostra più raffinata è alla Gam di via Palestro dove sono esposte le sculture filiformi, i ritratti e i disegni di Alberto Giacometti . Rinascimento a Milano. Raffaello, Pollaiolo e Bramante: chi ama l'arte fiorentina del Quattro-Cinquecento è accontentato da tre mostre-evento: a Palazzo Marino, in collaborazione con il Museo delle Belle Arti di Budapest e con il sostegno di Intesa San Paolo, è arrivata la piccola ma deliziosa Madonna Esterházy di Raffaello, in una mostra natalizia (e gratuita fino all'11 gennaio) che la mette a confronto con l'arte lombarda a lei coeva. Il Poldi Pezzoli illustra al pubblico l'originale bottega dei fratelli Antonio e Piero Pollaiolo : sculture, disegni e dipinti e per la prima volta, una accanto all'altra, tutte e quattro le dame di Piero per un confronto con l'opera simbolo della casa-museo di via Manzoni. Anche la Pinacoteca di Brera riflette sul Rinascimento attraverso la figura di Donato Bramante: «Bramante a Milano. Le arti in Lombardia 1477-1499» indaga il fecondo lascito dell'artista nella tradizione artistica della nostra regione. Le installazioni da non perdere. Se all'Hangar Bicocca ci sono «Light Time Tables» della grande Joan Jonas , 78 anni, personaggio e performer tra i più originali della scena dell'arte contemporanea, la Sala delle Cariatidi ospita la mostra che non ti aspetti: la firma Amos Gitai , pluripremiato cineasta israeliano, ed è un viaggio tra video, fotografia e antichi tappeti sulle strade («Ways») del Medioriente. A suo modo, è una mostra milanese perché nata dall'amicizia tra Gitai e Gabriele Basilico, il fotografo scomparso nel 2013, e con Moshe Tabibnia, grande conoscitore di tappeti e fine collezionista.

Design & Fotografia: Gli strepitosi scatti di Walter Bonatti a Palazzo della Ragione raccontano la sua vita da esploratore-reporter dopo l'abbandono dell'alpinismo mentre allo SpazioFMG si narra di Cini Boeri , la signora del made in Italy, che vive «Progettando per la gioia». Design infine alla Triennale con la personale su Ugo La Pietra.

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