Marta Bravi
Coro usa e getta. Usato per far bella figura davanti al mondo intero in occasione della cerimonia di apertura dell'Expo e gettato come una carta regalo. I Piccoli cantori di Milano, infatti, non canteranno nemmeno quest'anno alla cerimonia di accensione dell'albero di Natale in piazza Duomo. Ma, anzi, assisteranno da lontano alla performance dei loro «concorrenti» bolognesi.
I bambini, i loro genitori, la direttrice del coro Laura Marcora sono tristi e amareggiati. E increduli davanti a una scelta inspiegabile. Sarebbero stati felici di poter cantare per la loro città, di cui per altro portano il nome, in un'occasione così speciale in particolar modo per i bambini. Per questo avevano offerto la loro disponibilità a esibirsi, anche gratuitamente. Il Comune ha preferito il coro dell'Antoniano. Un bello schiaffo.
«Sono dieci anni che chiediamo a Palazzo Marino di poter cantare ed esibirci in occasione dell'accensione dell'albero - spiega la direttrice Laura Marcora - ci è sempre stato detto che non c'erano i fondi nemmeno per pagare la strumentazione tecnica necessaria per amplificare il suono in tutta piazza Duomo e ora apprendiamo dai giornali che si esibirà un altro coro». Certo a pagare non sarà il Comune, ma lo sponsor dell'albero, Pandora. Ma tant'è.
E dire appunto che i Piccoli cantori, il coro più antico della città, premiato con due Ambrogini d'oro dallo stesso Comune - nel 1979 alla fondatrice Niny Comolli e nel 2005 alla direttrice Marcora - si sono appunto esibiti in pompa magna nella cerimonia di apertura e di chiusura di Expo.
«Leggo con rammarico e un po' di rassegnazione che all'evento di accensione dell'albero di Natale in piazza Duomo, evento di enorme significato per la città, lo storico coro dei Piccoli cantori di Milano (lo stesso coro che ha magnificamente rappresentato Milano agli occhi del mondo cantando l'Inno di Italia a Expo)è stato escluso. Sarà il coro dell'Antoniano di Bologna a inorgoglirsi, lasciando senza voce un coro che nella città di Milano ha le sue radici. Come possiamo chiedere ai nostri figli - scrive una mamma - di amare il loro territorio e di rispettarlo quando non gli viene concesso di rappresentarlo con orgoglio e impegno?».
L'ensemble di voci infantili, creato nel 1964 è formato da un numero variabile tra i 70 e i 100 elementi, dai 5 ai 14 anni di età. Nel repertorio internazionale spicca la parte classica (Bach, Paganini, Rossini, Strauss, Vivaldi) oltre che gli originali arrangiamenti. Ricco e curato anche il repertorio dialettale milanese.
Da più di quarant'anni l'associazione si impegna a promuovere l'educazione al canto tra i più piccoli.Piccola curiosità: Cristina D'Avena è arrivata al successo nel 1982 con la storica sigla de I Puffi accompagnata proprio dai Piccoli Cantori.
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