«Nel 2014 niente Tasi a locali e negozi vicini ai cantieri Expo»

I milanesi dovranno pagare la prima rata della Tasi entro il 16 giugno. Ma la scadenza fissata dall'assessore al Bilancio Francesca Balzani dovrà fare i conti con un'opposizione in aula alla delibera sull'Imposta unica comunale, che si preannuncia agguerrita. E i tempi stretti forse saranno di aiuto al centrodestra per strappare correzioni a vantaggio dei cittadini. La Iuc, che approda oggi o al più tardi domani in Consiglio, riunisce la manovra Tasi (la tassa sulla casa che archivia la vecchia Imu) e la Tari, la sigla che ha mandato in pensione dopo solo un anno la Tares mantenendo più o meno le stesse caratteristiche della tassa sui rifiuti 2013. Terza leva della Iuc è l'Imu, che è stata cancellata per le prime case ma non per le seconde case e gli immobili di uso diverso (negozi, capannoni, ecc). Su un punto Forza Italia, Lega e Fdi sono pronti a fare le barricate. La giunta ha deciso di usare 20 dei 75 milioni di euro che derivano dall'incremento dello 0,8 per mille dell'aliquota Tasi sulle seconde case per coprire il buco di Bilancio 2014, «per prudenza, in attesa che il governo assegni la parte del fondo di solidarietà che spetta a Milano». Ma «tutti i 75 milioni devono essere investiti per le detrazioni dell'imposta sulle prime case ai redditi più bassi, e non soltanto 40 milioni». Ad oggi, se la manovra varata dalla giunta Pisapia passasse intatta, solo 4.200 proprietari di abitazioni principali sarebbero esentati dalla Tasi, nel 2012 non pagavano l'Imu in 22mila. Sulle seconde case non affittate invece la stangata varierà tra i 67 e u 268 euro in più. Il capogruppo di Fi Fabrizio De Pasquale avverte che «se quei 35 milioni non sono stati inseriti dalla giunta per dare al Pd in consiglio il merito di aver alzato le detrazioni, si evitino manfrine perchè il tempo per votare è già stretto. E non vogliamo che si allunghino i tempi ad arte, dando la colpa al governo se ai milanesi toccherà pagare poi una mini-Tasi come è accaduto con l'Imu nel 2013 per colpa dei teatrini tra il sindaco e Roma». Patti, e conti chiari. Il centrodestra è pronto a depositare un bel cumulo di emendamenti per far valere le proprie ragioni in aula. Obiettivo? «Ovviamente meno Tasi per tutti - premette De Pasquale - poi faremo le barricate perchè le case cedute in comodato d'uso dai genitori ai figli o viceversa siano trattate come prime abitazioni, lo consente la legge ed è una porcheria non applicarla. É una forma di assistenza sociale all'interno della famiglia, non va tartassata». Seconda priorità, la tutela dei negozi e locali danneggiati dai cantieri pubblici: da piazza XXIV Maggio e Darsena a viale Tunisia agli assi dove le ruspe scavano per costruire la M5 in tempo per Expo, «almeno per il 2014 gli esercizi che subiscono questi disagi siano esentati dalla Tasi, riguarderebbe non più di un migliaio di operatori». Fi proverà a chiedere sconti anche per quei palazzi che sono costantemente imbrattati dai vandali durante i cortei autorizzati. Una «valanga di modifiche» è anche la promessa del consigliere Fdi Riccardo De Corato.
E mercoledì riprenderà in Commissione la confronto sull'uso dei 65 milioni attesi dalla vendita delle quote A2a.

Archiviata l'ipotesi di referendum, il Pd continua a tentennare, c'è persino chi vorrebbe spendere parte dei soldi èer installare pannelli solari sul tetto di Palazzo Marino. Una priorità in tempi di crisi? Forza Italia ribadirà le priorità: recupero di scuole, mercati rionali e case popolari.

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