«Bienvenidos» è il cartello che accoglie al campo rom abusivo di via Vaiano Valle, anche se il capogruppo della Lega Alessandro Morelli che ieri mattina ha fatto un sopralluogo nell'area immersa nel parco sud ci è arrivato scortato dalle forze dell'ordine ha raccomandato (in diretta Facebook) di non avventurarsi da soli. É un campo spuntato negli anni Novanta e «tollerato» dal Comune, nella mappa della polizia locale rientra tra quelli «non autorizzati ma consolidati e tenuti sotto osservazione», secondo il censimento più recente ci vivono diciassette famiglie - 87 persone - soprattutto di origine bosniaca. nella mezz'ora di visita Morelli è passato davanti a villette in legno e cemento abusive, una strada asfaltata (ovviamente in maniera abusiva), piscine da giardino fuori terra, diverse auto Mercedes o di grossa cilindrata, allacciamenti della corrente illegali e molte macchine parcheggiate accanto a pezzi di ricambio. «Le famiglie - riferisce - hanno organizzato una compravendita internazionale di auto usate, con tanto di partita Iva». In una cascina abbandonata a pochi passi dal villaggio rom pochi giorni fa si è sviluppato un incendio. E a pochi metri dalle casette in cui vivono anche decine di bambini c'è una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto, con carcasse di auto, lavatrici, wc, topi nascosti tra le montagne di rifiuti. «Chiederemo di partire da qui e dal campo nomadi di via Martirano con il censimento delle presenze e dello stato dei luoghi che il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha appena chiesto a prefetti e Comuni» avverte il capogruppo leghista. Una consigliera del Municipio 5, Chiara Perazzi, libera un cane pitbull tenuto a fare la guardia sotto il sole cocente e legato con una corda lunga un metro, ma viene quasi assalita da un nomade, e accuisata di volerglielo rubare. «Come al solito - contesta Morelli che sta facendo un tour tra gli insediamenti illegali in città - i bimbi vivono a pochi metri da un'accozzaglia di rifiuti e ratti, ci cascine riempite di immondizia che prendono fuoco. Siamo stati persino assaliti dagli abitanti perché una nostra consigliera ha cercato di salvare un cucciolo di pitbull, che viveva alla catena sotto il sole e nel degrado.
Perché Beppe Sala non viene qua a fare una foto con i calzini arcobaleno?», provocazione legata alla foto pubblicata dal sindaco su Instagram in occasione del gay pride. «Noi - ironizza - saremo anche cattivi oppositori ma i nostri consiglieri municipali hanno fatto portare via quindici tonnellate di sporcizia da questo immondezzaio, pensando prima di tutto ai bimbi che ci vivono».
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