Nel cuore delle note di Janacek

Bach, Schubert, Debussy, Casella. E tra i titoli messi in evidenza un lavoro sulla produzione dell'Est Europa. Per chi ama la musica «forte», secondo la definizione del musicologo Quirino Principe, a volte ascolti e letture storiche non bastano. Arriva il momento in cui il desiderio di approfondire spinge a cercare testi specifici. Coi quali, anche l'appassionato non necessariamente erudito tecnicamente, ha la possibilità di partecipare a un lavoro di scavo che porta al cuore delle partiture. Una delle imprese culturali che del lavoro di esplorazione divulgativa ha fatto il suo verbo è Albisani Editore, che non vanta un catalogo monstre ma una «bancarella» di titoli scelti, meditati e realizzati da chi conosce la materia. Tra i critici e i musicologi che si sono cimentati coi progetti ci sono Germana Schiassi, Andrea Malvano e Stefano Melis. In bella vista tra i titoli c'è quello dedicato al compositore ceco Leos Janacek, uno dei massimi del '900. Una pubblicazione a quattro mani con l'associazione De Sono. A occuparsene è stato lo storico milanese della musica Franco Pulcini: il volume, che dell'autore tratta vita, opere e scritti, è dedicato a un uomo descritto come «originale, ribelle, folclorista tragico e problematico».

Il saggio è un ritratto del mondo in cui era immerso il musicista, una Praga che per anni gli fu ostile, forse perché la sua opera era ancora fuori portata. Per chi volesse raccogliere una chicca musicale del compositore si segnala la sua Sonata per violino e pianoforte del 1914, tra le più interessanti del XX secolo.

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