Nel mezzo della pandemia Sala pensa alla Resistenza

Il sindaco omaggia i partigiani. De Chirico: "Neppure una parola per i dipendenti comunali scomparsi"

Nel mezzo della pandemia Sala pensa alla Resistenza

Sono arrivati a quota 15.546 ieri i contagiati nel milanese di cui 6.549 in città, cui si aggiungono gli oltre 6300 morti solo nei mesi di marzo e aprile stando ai dati ufficiali diffusi dall'anagrafe comunale. «Più volte abbiamo detto in queste giornate che Milano ha retto, sì vero ma ha pagato un prezzo altissimo. Abbiamo perso molti dei nostri figli. In alcuni casi il passare oltre è stato ancora più tragico perché alcuni lo hanno fatto senza nessuno a fianco, senza famiglia». A parlare così il sindaco Beppe Sala in diretta dal Cimitero Maggiore attraverso il consueto video messaggio. «Questo spazio che vedete è quello dove sono stati sepolti coloro le cui spoglie non sono state richieste da un familiare, pensate alla tragedia nella tragedia», ha aggiunto Sala. «Ringrazio tutto il personale del reparto funebri del Comune. Non potete immaginare in che difficoltà stanno lavorando in questi giorni», ha concluso. In questo suo omaggio però il sindaco si dimenticato di ricordare i due dipendenti comunali scomparsi in soli quindici giorni per il corona virus.

Dopo la benedizione di Fra Mauro, cappellano del Cimitero Maggiore, il sindaco si è diretto, invece, al Campo della gloria, dove sono sepolti i partigiani. Un gesto o meglio una visita con una settimana di anticipo sulla Festa della Liberazione, mentre tutti i politici si stanno occupando di organizzare la «Fase 2», quella che tra quindici gironi vedrà cadere, seppur in parte, i muri della quarantena, e rialzare le serrande delle attività. «Giusto rendere omaggio ai concittadini morti di coronavirus e doveroso ricordare i caduti per la libertà, ma indegno non proferire una sola parola per i funzionari comunali deceduti a causa del virus: Massimiliano Dell'Aera e Orazio Uboldi. Il secondo proprio ieri» polemizza Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia. «I sindacati più volte hanno rinfacciato al Comune le carenze di sicurezza per i dipendenti, anche quando l'emergenza era pienamente conclamata». «Oggi, per l'ottava volta, chiederemo alla Vicesindaco di avere lumi su quando il Comune si è attivato per comprare dispositivi e quanti ne ha messi a disposizione dei dipendenti agli sportelli, della Polizia Locale, delle Residenze per Anziani Comunali» rincara la dose il capogruppo Fabrizio de Pasquale.

«Prima di tornare a Palazzo Marino, mi sono fermato al Campo 64, il Campo della gloria, qui sono sepolti i combattenti per la libertà, coloro che con il loro sacrificio ci hanno permesso di essere liberi come il partigiano Giorgio Rodi, morto a gennaio del '44 o il partigiano Angelo Conca, morto a marzo del '45.

Siamo nella settimana che si affaccia sul 25 aprile ed è doveroso fare memoria e ricordarci di quello che Milano è stata, di quello che i nostri partigiani hanno fatto per noi, e di quello che Milano potrà essere nel futuro, degna erede di questo sacrificio».

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