"Nervesa e Corso Lodi in mano alle gang: smantellare non basta"

Il presidente del consiglio del Municipio 4: "I problemi li abbiano sollevati da tempo"

"Nervesa e Corso Lodi in mano alle gang: smantellare non basta"

Un'utopia urbana durata poco, la speranza fallita che divertimento e sicurezza potessero convivere. La storia del parco di via Nervesa è una buona sintesi delle contraddizioni della metropoli: creato per ospitare anche pic nic e momenti conviviali, è diventato fin da subito porto franco di gang giovanili che hanno scacciato l'utenza «normale». Per questo, come raccontato nei giorni scorsi dal Giornale, il municipio 4 ha deciso di ristrutturarlo smantellando la parte coperta, quella che l'utopia destinava a feste ed eventi. E sul tema ora interviene Oscar Strano, presidente del consiglio municipale.

Si direbbe una sconfitta...

«Credo che la sconfitta vera sia stata aspettare così tanto a intervenire. Le cose belle vanno mantenute, e se ci sono difetti bisogna avere il coraggio di intervenire subito e di correggere. Nel caso di via Nervesa era chiaro fin dall'inizio che questo bellissimo spazio mostrava difetti. Ora è ovvio dire che se ci sono delle bande organizzate che ne prendono possesso il bello non è più tale. Bisognava intervenire dieci anni fa, quando i problemi hanno iniziato a manifestarsi, e allora magari lo si poteva fare diversamente. Adesso non c'è altra strada che intervenire pesantemente. Più che di sconfitta parlerei di risposta tardiva».

Che futuro si prepara adesso per via Nervesa?

«Come Municipio 4 abbiamo recepito il progetto dei residenti intrappolati dentro questo parco e abbiamo cercato di agevolarne la realizzazione. Il progetto prevede il rifacimento completo della cancellata del giardino, che era stata concepita in maniera non dico malsana ma sicuramente inadeguata. Diciamo che non era un genio chi l'ha concepita. Verrà rifatta nello stesso stile del parco Gonzales, che è lí accanto, più alta e più massiccia. Inoltre verrà avanzata di un metro e mezzo in modo da inglobare i box delle abitazioni, che oggi vengono utilizzati dai ragazzi per penetrare nel parco durante l'orario di chiusura. Verranno rimosse le coperture del area picnic con i tavoli e le panchine, e anche le coperture della fontana, perché sono gli elementi sotto i quali si crea con più facilità il ritrovo di queste bande. Di fatto hanno la copertura per fare quello che vogliono. Verranno installati nuovi giochi per bambini perché l'obiettivo è di restituire il parco di via Nervesa alle famiglie. E grazie alla sponsorizzazione offerta dai Lions al Municipio 4 e alla cittadinanza realizzeremo un mix di giochi pensati appositamente per i bambini disabili, come le altalene per le carrozzelle e scivoli adeguati».

Il timore degli abitanti è che tutto questo serva a poco se non viene rafforzata la vigilanza.

«Quando abbiamo elaborato il piano di videosorveglianza della zona abbiamo inserito via Nervesa tra i punti di controllo, e abbiamo chiesto che venga inserita tra i piani di pattugliamento della locale. Ma l'obiettivo prioritario è ora la rimozione delle strutture e la loro sostituzione con un progetto che possa coinvolgere le famiglie nella sua gestione. È questa la strada migliore per la sicurezza».

E la discoteca di via Masserani, polo di attrazione dei latinos?

«È un tema che abbiamo sollevato da tempo con le forze dell'ordine e gli inquirenti.

Ma il problema non è solo la discoteca, è un intero tratto di corso Lodi che è diventato terra di scontro tra spacciatori di bande diverse, ci sono stati regolamenti di conti tra gang di nordafricani che si contendono il mercato della droga ai sudamericani. E tutto questo a discapito dei residenti».

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