Marta Bravi
Carmela Rozza (Pd) ex assessore alla Sicurezza e polizia locale della giunta Sala, ora consigliere regionale, la Procura sta indagando su quattro casi di violenza su donne in strada, l'ultimo dei quali si è consumato lunedì alla Comasina. Solo tra luglio e agosto sono cinque i casi di violenza in strada risolti. Si può parlare di emergenza sicurezza?
«Io non vedo una città insicura, anche se ci sono due ordini di problemi al netto degli episodi: le forze dell'ordine che pattugliano la città di notte sono insufficienti e ci sono luoghi particolarmente sensibili».
La violenza sulla ragazza ad opera del tassista abusivo si è verificata davanti a una discoteca del Corvetto.
«Un altro tema su cui avevamo lavorato era proprio quello del presidio davanti a discoteche e locali notturni. Era stato siglato in Prefettura un accordo con i gestori dei locali. La situazione fuori da certe discoteche, e non parlo solo di periferie, è disordinata e fuori controllo: servirebbe certamente una maggiore responsabilizzazione da parte dei gestori».
In mancanza di agenti della polizia locale non si potrebbero impiegare i militari?
«Ci sono dei quartieri considerati a rischio presidiati da pattuglie dei militari, che però sono presenti solo fino all'una di notte. Rimane scoperta sempre la fascia tra l'1 e le 5. Erano state promesse dal governo Conte 150mila assunzioni in cinque anni di forze dell'ordine, ma nel decreto Sicurezza del bando non c'è traccia».
Quanti poliziotti destinati a Milano?
«2500. Non solo, non c'è traccia nemmeno della proroga del decreto Minniti, ovvero la possibilità per i Comuni di assumere almeno gli agenti di polizia locale cessati per il prossimo triennio per coprire il turn over. E dire che si tratterebbe di assunzioni a costo zero per il Governo, che risolverebbero molti problemi di sicurezza in città».
I vigili?
«Sì, perché sono l'unico corpo che effettua servizio 24 ore su 24. La polizia locale ha esclusiva sugli incidenti stradali, inoltre raggiunta una certa età sono esentati dai turni notturni. A maggior ragione servono assunzioni di agenti giovani».
Viviana Beccalossi consigliere regionale (Gruppo Misto), parla dell'episodio del tassista abusivo stupratore come di un caso da manuale per quanto riguarda le espulsioni...
«Peccato che il decreto non dica cosa fare di queste persone una volta che viene negato il permesso di soggiorno. Le espulsioni non sono coatte, servono accordi con i paesi di origine, che non sempre si conoscono. A Torino e Palermo gli extracomunitari sugli aerei pronti per essere espulsi se la sono cavata con il foglio di via. Quindi ce li troviamo di nuovo sul territorio».
In pratica cosa può fare a oggi il sindaco?
«Nulla, rimane con il taser in mano».
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