Vietato far sedere i clienti sui sedili anteriori, comunicazioni verbali ridotte ai minimi termini, possibilità di rifiutare un cliente se non indossa la mascherina o di interrompere la corsa se non si attiene alle disposizioni di sicurezza sanitaria. I sindacati dei tassisti (da Cgil, Cisl e Uil a Satam, Unione Artigiani, Fedetaxi) e i Radiotaxi «6969», «8585» e «4040» hanno inviato alla Regione la proposta di un protocollo per la salute degli autisti e degli utenti da emanare «fino a data da definire», dalla cosiddetta «fase 2» a quelle che seguiranno fino all'uscita dall'emergenza Covid. Innanzitutto, tassisti e clienti devono indossare la mascherina. Ogni occupante deve indossare obbligatoriamente le cinture di sicurezza. Al termine di ogni corsa il tassista deve far ventilare l'abitacolo dell'auto aprendo i finestrini e le portiere e deve pulire con liquido disinfettante le superfici con cui sono entrati in contatto gli utenti, usando un panno carta usa e getta e guani monouso. All'interno del veicolo va appeso ben visibile e in doppia lingua il decalogo sanitario di Ats e Regione sui comportamenti da tenere. L'abitacolo - è il punto 9 del protocollo - «può essere dotato di paratia divisoria per separare il posto di guida dai posti posteriori riservati agli utenti». C'è un capitolo dedicato al «contingentamento» a bordo, perchè va ipotizzato il mantenimento a lungo della distanza di sicurezza tra le persone. I tassisti propongono che per due persone debba essere richiesto un taxi con almeno 4 posti-passeggeri, per 3/4 persone un taxi con 8 posti, per più di 4 persone devono essere richiesti più taxi. Il protocollo continua con i «casi di impedimento al servizio», ossia quando si può rifiutare di prestare il servizio pubblico (oggi un rifiuto non giustificato viene sanzionato con multa o sospensione della licenza). Il conducente può rifiutare clienti se non accettano il rapporto posti/passeggero, se una delle persone non indossa la mascherina, se non si adeguano ai vari dispositivi. La persona che ha richiesto il servizio tramite app pagherà il costo del tassametro fino a che non viene constatato l'impedimento.
Ovviamente, le regole del protocollo «devono essere portate a conoscenza degli utenti prima della corsa», alla Regione (sempre che accetti la proposta) chiedono una campagna informativa adeguata. Chiedono infine tamponi periodici ai tassisti e che siano Regione e i Comuni a fornire le mascherine.
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