Primo giorno di lavoro ufficiale per i sedici neo assessori lombardi. Oggi, a un mese esatto dalle elezioni, si riunisce la prima giunta dell'era Fontana. All'insegna della continuità. All'ordine del giorno, infatti, il provvedimento dei «nidi gratis», che prevede l'esenzione dal pagamento delle rette per le famiglie in difficoltà e il dimezzamento del superticket. Si tratta di due delibere che erano già state annunciate e presentate dall'esecutivo di Roberto Maroni. Un segno, ma anche la volontà di dimostrare che le promesse della campagna elettorale saranno puntualmente mantenute. Il governatore lumbard, infatti, aveva più volte annunciato l'intenzione di ampliare la platea delle famiglie che potranno mandare i propri figli all'asilo nido senza pagare la retta e quella che amplia, invece, gli esentati dal pagamento del superticket.
La delibera varata dalla giunta Maroni al momento assicura la gratuità alle famiglie con un reddito Isee pari o inferiore ai 20mila euro annui. Questa soglia - il provvedimento che dovrebbe venire approvato oggi porta la firma del neoassessore alle Politiche sociali Stefano Bolognini - dovrebbe venire alzata a 25mila euro per aumentare il numero dei beneficiari.
L'altra misura è il già discusso taglio del superticket, promesso «alla prima Giunta utile» dopo le elezioni. Tradotto: il dimezzamento, da 30 a 15 euro, del ticket aggiuntivo regionale su visite ed esami, che si somma al ticket nazionale previsto fino a 36 euro. Già a dicembre Palazzo Lombardia aveva stanziato in bilancio 20 milioni di euro per il 2018 (impegnandosi a prevederne altrettanti nel 2019 e nel 2020) per finanziare il taglio. Il provvedimento dovrebbe diventare operativo oggi perchè sono scaduti i 60 giorni di legge entro i quali il Governo avrebbe potuto impugnare la misura. A giocare a favore della Lombardia, il fondo per la riduzione dei superticket regionali creato con la Finanziaria nazionale. Oggi quindi, Giulio Gallera, confermato assessore alla Sanità, dovrebbe firmare la delibera per la «rideterminazione del ticket sanitario aggiuntivo». Secondo i calcoli dell'assessorato, ne beneficeranno un milione e mezzo di lombardi. In pratica: per le ricette fino ai 5 euro il superticket non viene applicato, per le prescrizioni fino a 50 euro il superticket è modulato fino a 10 euro, per gli esami superiori ai 50 euro il ticket sarà di 15 euro.
Nella prossime giunte si concretizzerà un'altra promessa della campagna elettorale: il dimezzamento o addirittura l'annullamento del canone di affitto per gli inquilini Aler di età uguale o
superiore ai 70 anni che nella loro vita hanno sempre pagato l'affitto. L'ipotesi cui sta lavorando l'assessore Bolognini, che ha anche la delega alle Politiche abitative, è l'azzeramento del canone dal 2019 e per tre anni.
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