(...) o frasi del tipo «voglio farla finita». Semplicemente, a modo suo, protestava. Tuttavia, immobile a quell'altezza, con affaccio sul vuoto e nessuna protezione, certo non poteva sperare di non attirare l'attenzione.
La disperazione che porta a simili gesti può avere tante sfaccettature, alcune davvero drammatiche e degne di rispetto e silenzio. Stavolta però, vista la gravità del fatto, è basilare sottolineare che il motivo che ha indotto la ragazza in questione a comportarsi in questo modo è legato a filo doppio all'uso di uno smartphone. Sì, un telefono cellulare che la sorella, maggiore di due anni, secondo quanto spiegano in questura, non le avrebbe permesso di utilizzare. Fatto che sembra abbia innescato una lite tra le due ragazze. Questione «cruciale» che, uscita di casa la madre a fare la spesa, avrebbe quindi spinto la giovanissima a farsi un giro sul cornicione di casa, con tutto quel che ne consegue.
Ad avvertire la polizia alle 17 è stato il 118, chiamato a sua volta dai passanti allarmati e che poi è accorso sul posto con il proprio personale e un'ambulanza insieme a due «Volanti» per prevenire o comunque tamponare qualsiasi reazione della ragazza che se ne stava sul cornicione a manifestare tutto il suo dissenso per il diniego della sorella. E che alla fine è stata convinta proprio dai poliziotti a ragionare, mettere da parti i capricci e rientrare in casa. A maggio una sedicenne peruviana, nel tentativo di uscire di casa dopo che la madre glielo aveva impedito, era caduta, anche allora dal secondo piano di uno stabile e si era fatta un volo di sette metri. Era successo in zona Ticinese, in via Ludovico il Moro. Punita per non aver studiato abbastanza, la ragazza si era arrampicata all'esterno dello stabile dopo essere uscita dalla finestra della sua camera, ma aveva perso la presa ed era piombata nel vuoto. I passanti che, impietriti, non avevano potuto che assistere alla scena, avevano chiamato il 118 e la polizia e la sedicenne era stata trasportata in codice rosso all'ospedale Niguarda con fratture multiple agli arti inferiori, ma nel complesso la sua situazione non poteva definirsi grave.
Dagli accertamenti non emersero problemi famigliari di rilievo tra madre e figlia. Un altro capriccio che per un soffio ha solo sfiorato un finale che poteva essere ben più drammatico.
Paola Fucilieri
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