Un incontro di un'ora e mezzo, con momenti di tensione, quello di ieri pomeriggio a Palazzo Marino. Attorno al tavolo la giunta al completo (unica assente l'assessore al Bilancio Balzani) per fare il punto e organizzare i lavori per il prossimo biennio. Due gli appuntamenti straordinari che Milano è chiamata fa affrontare: il semestre europeo di presidenza italiana a luglio e l'Esposizione universale che partirà il 1 maggio 2015. Il ragionamento in vista della discussione del bilancio, che a breve approderà in consiglio, e le «trattative» con il governo per Expo: sul tavolo le deroghe alle leggi per il blocco del turn over e un pacchetto di finanziamenti «fuori sacco» per poter pagare gli straordinari al personale schierato in campo da qui al 2015.
In agenda la riorganizzazione della macchina comunale, che conta 15000 dipendenti: necessario verificare che tutte le professionalità e le figure siano impiegate al massimo. Come a dire: non possiamo permetterci di sprecare risorse. Così mancano profili specialistici e alte professionalità: architetti, ingegneri, geometri, custodi di musei, bibliotecari e addetti agli sportelli come l'anagrafe. La coperta è corta e la legge impone vincoli ferrei: il blocco del turn over fa sì che su 4 persone che vanno in pensione se nel possa assumere una. «Lo scorso anno - spiega l'assessore al personale Chiara Bisconti - sono state assunte 280 persone a tempo indeterminato, quest'anno i numeri sono inferiori». Si punterà dunque sulla mobilitò interna.
Sembra che gli assessori non abbiamo apprezzato la riorganizzazione di novembre dei direttori generali. Una lamentela generalizzata si sarebbe levata intorno al tavolo, momenti di tensione e qualche mal di pancia. Ma l'assessore alla partita minimizza: nessun malumore. «Quella di oggi è stata una normale riunione informale per parlare di politiche occupazionali visto l'anticipo dei tempi di presentazione del Bilancio di previsione 2014».
Grande tensione ha scatenato l'argomento Expo, con gli sforzi extra che Milano dovrà affrontare nella preparazione dell'evento e per la gestione di un appuntamento dove sono attesi 20 milioni di visitatori. L'unica via le assunzioni a tempo determinato e la richiesta di un pacchetto extra di finanziamenti per gli straordinari. Anche in questo caso l'ultima parola spetta al governo. «Dovremo usare con oculatezza gli straordinari del 2014, voce importante del bilancio, 24 milioni di euro l'anno circa» spiega la Bisconti. Già fatto: nel 2013 sono stati tagliati del 30% rispetto al 2012.
Preoccupati gli assessori, che hanno fatto presente l'urgenza e la necessitò di rinforzi per potere portare a termine le opere necessarie e l'organizzare l'evento. Opere pubbliche, controlli sui cantieri, sicurezza su strada e in città.
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