Non va a scuola e chiama il 114 «Mi sgridano»

Rimproverata dalla madre perché non vuole andare a scuola chiama «Telefono azzurro» e fa intervenire anche una volante. Gli agenti si precipitano e, scoperto come di mezzo ci fossero solo capricci di un'adolescente viziata, se ne sono andati allargando le braccia sconsolati. Non è certo la prima volta, né sarà l'ultima, che i poliziotti sono costretti a fare gli assistenti sociali. Al 113 arrivano telefonate di vicini in lotta per il gatto o fidanzati gelosi in lite. L'altra mattina verso le 10.30 è arrivata invece una chiamata dal 114, meglio noto come «Telefono azzurro» per segnalare la richiesta di aiuto di un'adolescente maltrattata in via Mantova, zona piazza Lodi. La volante si precipita e scopre il motivo dei «maltrattamenti». La «vittima», peruviana di 17 anni, quel giorno si era alzata male e non voleva andare a scuola. La madre, 37 anni, la sgrida, le dà della «fannullona» e le ricorda i sacrifici fatti per crescerla. Anche economici vista che è stata bocciata e quindi spedita a una scuola privata a recuperare l'anno.

Lei replica che dei sacrifici non le importa nulla e la mamma, esasperata le scrolla un poco. Sentita la storia gli agenti chiudono il verbale, scuotono la testa e se ne vanno senza profferire parola ma forse chiedendosi perché lo Stato li abbia forniti di pistola e manette.

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