Leyla è diventata cristiana. Ha ricevuto il battesimo nella Veglia di Pasqua, una tra i 116 adulti che nella Diocesi saranno segnati con l'acqua sul capo. Una storia speciale, in questi giorni di terrore che alimentano la differenza e la diffidenza. È figlia di una coppia mista, padre tunisino di religione islamica, mamma cattolica. I suoi genitori hanno deciso di lasciarla scegliere, da grande, la sua religione. «Mi sono sempre immaginata battezzata, con comunione, cresima e sposata in Chiesa» ha raccontato in un incontro di preparazione alla grande notte di Pasqua. A ritardare la sua scelta la grave malattia che ha ucciso la mamma: si chiedeva come Dio potesse permetterlo, ma alla fine ha prevalso lo sguardo di pace e amore che continuava a guardarla. Così eccola al battesimo, a Cusano Milanino.Leyla è donna come la maggioranza (sia pur di poco, sono il 54 per cento) dei 116 nuovi battezzati: In Duomo sono stati 14 i catecumeni che hanno ricevuto il Battesimo. Quattro italiani e poi gente da quattro continenti: due dal Vietnam, due dalla Cina, uno dalla Francia, due dall'Albania, uno dalla Nigeria, uno dal Perù, uno dalla Russia.
La maggioranza dei neo cristiani della Diocesi è straniera e gli albanesi guidano la classifica dei «germogli eloquenti e preziosi della perenne giovinezza della Chiesa», come li ha definiti il cardinale Angelo Scola nell'omelia della notte. E oggi alle 11 Scola celebrerà il pontificale di Pasqua in Duomo.SCot- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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