In nove mesi seicento donne abusate

Sempre più violenza sulle donne. I casi registrati dal Soccorso Violenza sessuale e domestica (Svsed) del Policlinico hanno raggiunto al 15 ottobre il totale di quelli del 2012. In due anni l'aumento è stato del 23 per cento, mentre rispetto allo scorso anno invece l'incremento è stato del 15 per cento. In appena nove mesi sono già seicento le persone che si sono rivolte al servizio offerto dall'ospedale milanese.
Tra le cause che spingono verso l'alto la statistica c'è la crisi economica: «Il perdurare della crisi con la conseguente perdita del lavoro per più anni aumenta le difficoltà dell'uomo che sente messo in discussione il suo ruolo anche all'interno del contesto famigliare – spiega Alessandra Kustermann, direttrice del centro ospedaliero –. Così è facile che la depressione e altri fattori di stress siano poi la causa scatenante della violenza attraverso la quale il maschio cerca di riaffermare il proprio ruolo».
A confermare questa tesi anche i numeri: i casi di violenza domestica sono oltre la metà di quelli registrati dal servizio del Policlinico. Un numero superiore anche a quelli delle violenze sessuali. E chi si rende autore di uno di questi gesti non ha un profilo specifico: «Gli uomini violenti non hanno una classe sociale o un livello di educazione particolare – afferma Kustermann –. Si tratta di un fenomeno trasversale a molti parametri e anche gli indicatori di rischio non sono molti anche se riconoscibili: ad esempio se lo stalker o il molestatore possiede un'arma da fuoco è più facile che in un momento di tensione la possa usare, ma – conclude – anche la possessività eccessiva può essere un segnale da considerare. E comunque si tratta di persone senza patologie mentali, se non per una percentuale molto marginale».
Un elemento che invece è quasi sempre presente è la violenza psicologica che spesso dura per anni e può declinarsi in vari modi. Uno di questi è la costante svalutazione della figura della donna attraverso insulti ripetuti. Un'altra costante, nel caso che si arrivi al femminicidio, è il successivo (tentato) suicidio.
Anche se sono aumentate le donne che prendono coraggio e denunciano le violenze subite, di frequente la considerazione sociale di cui gode l'uomo è un freno: si tratta in molte occasioni di persone ben inserite socialmente e considerate attraenti dagli altri per alcune qualità personali. Proprio questa buona fama del maschio in questione aumenta la paura di non essere credute.


Il servizio offerto dal Policlinico, in collaborazione con il Comune e la Regione, è attivo dalla metà degli anni Novanta (1996) e interviene nel momento di emergenza grazie a medici e assistenti sociali sempre disponibili. Inoltre grazie al supporto dell'Università Statale e di una onlus offre anche un supporto psicologico. L'associazione garantisce gratuitamente anche un avvocato per il processo o anche solo un consulto legale.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica