Cristina BassiUn parco nel quartiere più alla moda e i progetti di riqualificazione delle periferie, un tunnel costosissimo ma forse inutile e una corsia preferenziale per i filobus: è corposa la to do list che si troverà davanti il prossimo sindaco. Per consultarla, basta andare alla voce «Milano» del Simoi, il Sistema di monitoraggio opere incompiute del ministero delle Infrastrutture. Secondo il Codacons, che ha ripreso i dati dell'Anagrafe delle opere non finite pubblicata nel giugno 2015 (aggiornata alla fine del 2014), in Lombardia i casi sono passati in un anno da 19 a 35. In Italia da 692 a 868, in Sicilia - regione record - sono arrivati a 215. «In media - spiega il presidente del Codacons Marco Maria Donzelli - ogni famiglia ha pagato 166 euro per queste opere». Lo spreco di soldi pubblici a livello nazionale è di 4 miliardi di euro.Nell'elenco dell'Osservatorio regionale sui contratti pubblici della Regione sono indicati le opere da portare a termine, il loro valore totale, lo stato di avanzamento e il motivo dell'incompletezza. Per Milano sono citati quattro cantieri. Il primo è quello per l'«intervento di edilizia residenziale sociale» chiamato «Abitare a Milano 2» in via Cogne, a Quarto Oggiaro. L'opera vale 8,3 milioni di euro, ed è stata completata al 50 per cento. I lavori, si legge nel documento, «risultano interrotti entro il termine contrattualmente previsto per l'ultimazione. Non sussistono, allo stato, le condizioni di riavvio». Il motivo? «Fallimento, liquidazione coatta e concordato preventivo dell'impresa appaltatrice, risoluzione del contratto» o «recesso dal contratto ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di antimafia». Tradotto: cantiere chiuso per infiltrazioni mafiose.Stesso destino di lavori interrotti per guai dell'impresa per il progetto di housing sociale di via del Ricordo, non lontano da via Adriano. Un'opera da oltre 10 milioni di euro, con percentuale di avanzamento dello 0,26 per cento. È stato realizzato per il 57 per cento invece, ma è poi stato interrotto, il Laboratorio di quartiere di Ponte Lambro, del valore di 7,6 milioni. Dopo essere stati liberati dall'ecomostro pensato per i Mondiali del '90, i residenti hanno chiesto una riqualificazione. Resta però molta strada da fare. L'intervento degli organismi antimafia ha bloccato anche la corsia preferenziale per la linea circolare di filobus 90-91 nel tratto fra piazzale Zavattari e piazza Stuparich. L'opera da 6 milioni doveva arrivare per Expo, ma il segmento a cavallo di piazzale Lotto, che fa da imbuto, resta abbandonato. A questi quattro casi elencati nell'Anagrafe, insieme agli altri 31 nella regione, si aggiungono due opere incompiute più che note alle cronache. Il tunnel di via Gattamelata, meno di un chilometro di galleria che dovrebbe collegare l'omonima strada con viale Scarampo, è stato iniziato nove anni fa e doveva essere completato nel 2010. L'ultima inaugurazione fissata era per l'estate scorsa, ma è stato l'ennesimo buco nell'acqua. Nel frattempo i costi si sono raddoppiati, arrivando a superare i 115 milioni di euro, e le dispute sulla sua effettiva utilità e sulla sua onerosa gestione si sono moltiplicate.Infine uno dei fiori all'occhiello del quartiere di Porta Nuova: il parco pubblico «Biblioteca degli alberi».
Il progetto di quello che dovrà essere un polmone verde da 90mila metri quadri tra i nuovi grattacieli è stato assegnato nel 2003. La fine dei lavori era fissata per il 2015, ma per ora sono iniziati solo gli scavi e le bonifiche del terreno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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