Ora anche i nomadi criticano il Comune

Ora anche i nomadi criticano il Comune

I rom milanesi vogliono una risposta. «Il sindaco deve dirci cosa vuole fare con gli zingari – afferma Dijana Pavlovic, rappresentante della Consulta rom e sinti – dopo due anni vogliamo capire, ma basta con chiacchiere e carte inutili». Arriva l'inverno e i problemi da affrontare sono tanti. Però da Palazzo Marino tutto tace. A partire dalla situazione delle abitazioni di via Idro: «Quelle abbattute al tempo del regolamento stilato per l'emergenza nomadi sono state sostituite con dei container – spiega Pavlovic – e molti di questi sono in condizioni pessime». «In quello dove abito io con i miei quattro figli ci sono tutte le prese bruciate – racconta Valentina, del campo di via Martirano – ho bisogno di una casa, se il Comune non se ne vuole occupare lo dica e lasci che ce la costruiamo da soli». L'intervento è molto urgente per Valentina: «Le unità abitative dovevano essere pronte nell'estate 2012 – scrivono – poi è diventata quella successiva e alla vigilia di un altro inverno è venuto meno anche l'impegno di installarle entro novembre 2013».
C'è poi la questione della navetta scolastica recentemente soppressa: «Hanno tolto il bus per i nostri bambini perché bisognava tagliare per la crisi? Va bene, ma perché – chiedono le mamme del campo - non possono inserire una piccola deviazione al mezzo che viene a prendere i bambini non rom nelle vie vicine al campo?». «Possono anche non aiutarci, ma se si rifanno vedere per fare promesse – si sfoga una di loro – gli tiro una scarpa in testa».
In via Idro inoltre c'è un particolare problema: «Abbiamo segnalato due anni fa la presenza di una famiglia di un pregiudicato che spadroneggiava sulle altre chiedendone l'espulsione – attacca la rappresentante della Consulta – ma le denunce sono state inutili e il campo è diventato terreno aperto a insediamenti abusivi con la moltiplicazione dei conflitti. Qual è il vero obbiettivo dell'Amministrazione? Possiamo ipotizzare che si vogliano far marcire i problemi per chiudere il campo». E se si prosegue nella panoramica, ogni campo ha i suoi problemi. Come via Chiesa Rossa: «Nel 2012 il Comune provvedeva il campo di nuovi servizi igienici, mai collegati alla rete idrica e alle abitazioni quindi in stato di abbandono e deterioramento perché tutte le società appaltatrici sono fallite». La visuale non migliora molto in via Bonfadini, in via Negrotto e via Novara: il degrado avanza in attesa di passi avanti dei vari progetti che interessano i campi.

E adesso che arriva il freddo i rom alzano la voce: il rapporto con l'Amministrazione Pisapia era iniziato bene con la creazione della Consulta, ma ora è in crisi. A Palazzo Marino i collaboratori del sindaco passano rapidamente la palla all'assessorato alla Sicurezza di Marco Granelli. Ma fino a sera l'assessore non ha avuto tempo di rispondere alle domande della Consulta.

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