Cronaca locale

Il Pd non vuol far proiettare il film sull'orrore delle foibe

Polemiche dall'opposizione in Zona 7. "Preferibile fare un evento sopra le parti"

Il Pd non vuol far proiettare il film sull'orrore delle foibe

Non piace a tutti la decisione del Municipio 7, che ha deciso di far proiettare al cinema il film «Red Land. Rosso Istria». L'evento costa, secondo un consigliere del Pd: 2mila euro che secondo lui avrebbero potuto essere spesi per «un convegno storico sulle foibe con esperti al di sopra delle parti». Si accende una polemica imprevista dunque, in Zona 7, sull'iniziativa deliberata in occasione della Giornata del ricordo, la ricorrenza dedicata alle vittime delle foibe. Il presidente del Municipio, Marco Bestetti, con la sua maggioranza ha deciso alcune settimane fa di promuovere la proiezione in un cinema milanese del film «Red Land», che ricostruisce la vicenda di Norma Cossetto, studentessa universitaria uccisa dai titini nel 1943 . La proiezione è stata organizzata dal Municipio per sabato al cinema Gloria di corso Vercelli 18. E il consigliere Lorenzo Zacchetti (Pd) ha criticato l'iniziativa e il biglietto pagato ai cittadini dal Municipio. «Un biglietto decisamente caro - ha scritto - visto che si spendono 2mila euro (+ Iva) per far vedere un film che la sera prima va in onda su Rai3, ovviamente gratis. Complimenti per la capacità organizzativa! Con quei soldi non sarebbe stato meglio organizzare un convegno storico sulle foibe con esperti al di sopra delle parti?».

In effetti la Rai nei giorni scorsi ha deciso di mandare in onda il film. Ma proiezioni simili sono state organizzate anche in altre città: a Lodi per esempio, stasera al cinema Moderno col vicesindaco Lorenzo Maggi. E a Montichiari, stasera. O a Seveso, dopodomani, o a Bergamo, o a Gallarate, sempre giovedì.

Alle critiche che arrivano dalla sinistra il presidente Bestetti replica così: «Non mi stupiscono, anzi confermano quello che ho detto, che parlare di foibe fa ancora paura a qualcuno. Per l'importo, posso dire che la giunta fissa tetti massimi, poi sono gli uffici a trattare il prezzo migliore. Ma vorrei parlare dell'aspetto storico, culturale: sono proprio reazioni simili, da parte di un Pd sempre più spostato a sinistra, che ci fanno capire quanto ancora ci sia da lavorare, per parlare di episodi così bui, che qualcuno vorrebbe ancora sotto silenzio». «Non si capisce in base a cosa il film debba essere considerato di parte, e come la sinistra possa decidere cosa far vedere e cosa no». Intanto un altro appuntamento si segnala nel Municipio 4 del presidente Paolo Bassi, che ospita quello che attualmente è l'unico monumento in città dedicato alle vittime delle foibe. Giovedì sarà inaugurata l'illuminazione della stele e sarà aperta l'esposizione del fumetto «Foiba rossa», dedicato alla Cossetto, con interventi di Luciano Garibaldi, Giuseppe Manzoni di Chiosca e Claudio Giraldi, oltre che dello stesso Bassi. E in Zona 5, sono state finalmente cancellate le odiose scritte pro-foibe apparse nei giorni scorsi. Prima con l'intervento estemporaneo da alcuni militanti di destra, poi grazie al presidente della commissione Ambiente Alessandro Giacomazzi (Lega), che col collega Carlo Serini (Fdi) ha chiesto al Niur del Comune di intervenire.

«Ringrazio il reparto che, come sempre, interviene celermente per ripristinare l'ordine - ha dichiarato Giacomazzi - Questa è un'azione che concretizza l'importanza del Municipio e di chi lavora capillarmente per il bene e decoro del suo territorio», mentre Serini ha sottolineato «l'assordante silenzio del sindaco e della maggioranza di sinistra del Comune».

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