Maria SorbiC'era un piano per rilanciare l'area dell'ortomercato. Era stato approvato sotto la giunta Moratti con voto bipartisan. Prevedeva telecamere di sicurezza e badge per entrare. Ad oggi, in chiusura del mandato di Piaspia, non è stato fatto nulla di tutto ciò. E nemmeno altro. Tanto che l'Ortomercato versa in una vera situazione di emergenza. Oggi dovrebbe essere presentata una nuova proposta per la ristrutturazione dell'area e i venditori si augurano che non sacrifichi troppo gli spazi.Dai venditori arriva un appello: «Non si facciano le cose di corsa solo perché siamo in campagna elettorale - mette subito in chiaro Fausto Vasta a nome dei grossisti - Abbiamo aspettato tanto, aspetteremo ancora qualche mese, purché sia sviluppi un piano serio, realizzabile e che risolva una volta per tutte i problemi con cui conviviamo da anni». Le piaghe dell'Ortomercato sono sempre quelle: abusivi, illegalità, sicurezza fatiscente, igiene difficile da gestire, acqua ristagnante tra i bancali. E tra l'altro, denunciano i grossisti ortofrutticoli, il protocollo firmato in Prefettura lo scorso 20 ottobre non è stato ancora applicato: niente controlli antimafia, niente potenziamento della vigilanza, niente punto di raccolta reclami, niente guardie giurate. «Ora il Comune non cerchi di fare bella figura salvandosi la faccia con un piano buttato lì. Vogliamo una soluzione definitiva». «Gravissimo che l'ortomercato - interviene il consigliere di Forza Italia Giulio Gallera -, dopo tante promesse da parte di questa amministrazione bugiarda, versi ancora in uno stato di grande abbandono, incuria e insicurezza. La giunta Pisapia si è caratterizzata per cinque anni solo per le parole buttate al vento e le false promesse. Lo stesso programma elettorale del sindaco si è rivelato solo un libro dei sogni visto che non è stato realizzato nulla di quanto previsto. I candidati alle primarie del centrosinistra stanno proseguendo su questa strada facendo proclami e grandi promesse a cui non credono, perché altrimenti le avrebbero già realizzate, e che disattenderanno il giorno dopo le elezioni». «Il protocollo per la legalità e la sicurezza dell'Ortomercato è già finito nel dimenticatoio - critica Riccardo De Corato (Fdi) -. Doveva essere l'unione di regole e comportamenti che avrebbero potuto garantire più sicurezza al mercato agroalimentare all'ingrosso milanese e rafforzare l'azione di contrasto all'abusivismo. Eppure questo documento è già finito nel cassetto e degli impegni presi dal Comune non vi è traccia».
«Mancano i controlli sulla sicurezza - spiega Vasta - ma mancano anche le verifiche dell'Asl e dell'Annonaria sulla merce». E invece, stando alle denunce, lo stato di frutta e verdura va verificato perché, sempre più spesso, al limite.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.