Coronavirus

Palestra, salgono i casi. Primi mix di vaccini: negli hub c'è fiducia

Salgono a 14 i casi di contagio da Covid dopo il focolaio nella palestra Virgin di Città Studi. Cinque di questi sono da variante Delta (indiana).

Palestra, salgono i casi. Primi mix di vaccini: negli hub c'è fiducia

Salgono a 14 i casi di contagio da Covid dopo il focolaio nella palestra Virgin di Città Studi. Cinque di questi sono da variante Delta (indiana). Lo ha comunicato Ats Città Metropolitana. I casi sono emersi dopo i tamponi effettuati sul personale e sui frequentatori del centro che erano entrati in contatto con i primi contagiati.
Il tracciamento continua. Altre due persone positive, ora in isolamento, si sono aggiunte alle 12 iniziali e anche per loro è stato chiesto il sequenziamento. Dei 14 positivi, nove sono ancora in fase di analisi da parte dei laboratori. La palestra ha dichiarato che resterà chiusa per precauzione per una settimana. Si aspetterà la conclusione della ricerca delle varanti sui casi individuati e il relativo contact tracing. Sull'incidenza della variante Delta è intervenuto il direttore del Dipartimento di malattie infettive del Sacco, Massimo Galli. «Stanno identificando i casi e la loro limitata numerosità è tale da permetterlo, a questo punto, un tracciamento - ha detto a Sky Tg24 -. Sempre che i nostri sistemi territoriali, a livello nazionale, riescano a funzionare in proposito. Cosa che mi auguro».
Intanto sono partite ieri in Lombardia le vaccinazioni «eterologhe», cioè con farmaco diverso, per gli under 60 che avevano ricevuto la prima dose con Astrazeneca. L'assessorato al Welfare ha fatto sapere che «17.733 cittadini riceveranno il richiamo con un vaccino mRna, Pfizer o Moderna, ed entro lunedì verranno recuperate tutte le 42mila somministrazioni sospese tra il 12 e il 16 giugno». La Regione aveva chiesto ad Aifa rassicurazioni sul mix di vaccini. Poi l'assessore al Welfare Letizia Moratti ha spiegato: «Ho chiesto e ottenuto da Aifa di avere le rassicurazioni sul vaccino da fare al posto di Astrazeneca, che non viene più somministrato ai più giovani per decisione del Cts, per le seconde dosi delle persone con meno di 60 anni, per avere le più ampie garanzie a tutela della salute dei cittadini». Finora i rifiuti di Astrazeneca in Lombardia erano stati limitati rispetto alla altre regioni.
Le prime somministrazioni eterologhe di ieri hanno riguardato anche molti insegnanti vaccinati con il prodotto anglo-svedese nei mesi scorsi. Tra loro tanti giovani. I loro appuntamenti erano stati riprogrammati dopo la breve sospensione. La proroga non dovrebbe comunque superare la settimana. Molte persone nei centri hanno espresso confusione e qualche preoccupazione, ma per lo più si sono fidate delle indicazioni. Più di 90mila cittadini vaccinati con Astrazeneca e da richiamare entro giugno si sono aggiunti agli under 60 già prenotati per ricevere la prima dose.

La riprogrammazione dovrebbe permettere di accontentare gli uni e gli altri.

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