Parcheggi deserti a Rho Si rischia la maxi penale

La società che gestisce la mobilità potrebbe chiedere 3 milioni E negli 11mila posti di Arese soltanto mille auto al giorno

Ancora aperta la battaglia sui parcheggi di Expo. Il traffico auto non funziona, i parcheggi sono pressoché deserti e le riunioni tra Expo 2015 e Arriva - la società che gestisce la mobilità all'interno e attorno al sito - sono di fuoco. Senza tuttavia portare a una soluzione. Per incentivare l'utilizzo del parcheggio di Arese, lontano dall'Esposizione 20 minuti di navetta, si era pensato di rendere l'accesso gratuito anziché farlo pagare 12,20 euro al giorno. Ma l'ipotesi e' stata subito accantonata in nome di una seconda proposta: diminuire le tariffe. Ora ogni decisione e' rimasta in sospeso. Tutti cercano di celare evidenti malumori e tensioni che stanno facendo impazzire gli staff di avvocati, intenti a studiare il bando e le possibili vie d'uscita dall'empasse.

Expo rischia di dover pagare una penale di 3 milioni di euro ad Arriva se la società non raggiungerà gli 11 milioni di introiti entro la fine di ottobre. E al momento, si è ben lontani da incassi del genere. Si e no il gruppo raggiunge un milione di euro di incassi nel primo mese e mezzo. Se le cose dovessero continuare con questo andazzo, a fine Esposizione Arriva non raggiungera' nemmeno i 5 milioni, che sarebbe un cifra che raggiungerebbe meno della metà rispetto alle previsioni.

E i numeri questa volta parlano chiaro. Solo ad Arese a maggio, su 11mila posti auto disponibili, ne sono stati utilizzati 500-600 al giorno. In mille hanno parcheggiato a giugno, il doppio. Vicino all'ingresso di Merlata invece hanno parcheggiato in media 180 auto al giorno, su 260 posti disponibili, e 270 bus gran turismo (al prezzo di 40 euro) che hanno scaricato in un mese 420mila persone.

Numeri troppo esigui per raggiungerei guadagni promessi. Tanto che, a quanto pare, la società a maggio e' stata costretta a chiedere un anticipo per coprire le spese vive e pagare lo stipendio ai dipendenti. I vertici di Expo hanno le bocche cucite ma e' chiaro a tutti che una soluzione va trovata al più presto. Si spera entro la fine del mese.

Solo cosi' ci sarà il tempo per dare un servizio decente a chi decide di raggiungere il sito di Rho in auto e si potranno parare contenziosi con Arriva. «Siamo super ottimisti - dichiara, nonostante tutto, il responsabile del progetto Expo per Arriva, Luca Delbarba - I numeri ci danno ragione, da maggio a giugno i parcheggiatori sono raddoppiati, e c'è volontà sia nostra sia di Expo di migliorare sempre più il servizio nel suo complesso offerto ai visitatori della manifestazione. E di questo si sta discutendo insieme».

Un altro nodo da sciogliere e' quello legato alla mobilità interna. Le navette che percorrono il perimetro del sito collegando tra loro i padiglioni sono al collasso e in certe ore non si riesce nemmeno a salire. Alle 10 del mattino, i dipendenti ne perdono anche un paio, talmente sono affollate, ed arrivano in ritardo al lavoro.

I turisti viaggiano appiccicati come sardine anche nelle ore più calde.

E se il servizio ha funzionato bene nelle prime settimane, quando non tutti ne erano a conoscenza, ora che la segnaletica e' stata completata e si è' sparsa la voce della «comodità» delle navette, il servizio va ritarato. Per renderle davvero comode.

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