Il parco della droga nel cuore delle Groane dove clienti e pusher arrivano in treno

Marijuana, cocaina ed eroina: l'outlet dello spaccio denunciato da «Striscia»

Il parco della droga nel cuore delle Groane dove clienti e pusher arrivano in treno

Un vero e proprio outlet della droga, raggiungibile grazie alla riattivazione della linea ferroviaria Saronno-Seregno.

È il bosco di Ceriano Laghetto, 250 ettari di natura incontaminata all'interno del parco delle Groane, a nord di Milano.

Da sei anni a questa parte questa area è diventata una delle piazze di spaccio più grandi del Nord Italia, meta ogni giorno di centinaia di tossici, come dimostrato dal servizio di «Striscia la notizia» nella puntata di lunedì sera.

L'inviato ha documentato l'acquisto di sostanze stupefacenti davanti allo scalo di piazza Cadorna a Saronno, sul treno della tratta Saronno-Albairate fino ai boschi di Ceriano Laghetto dove è stato ripreso il via vai di clienti e pusher più volte denunciato dal sindaco Dante Cattaneo e più volte contrastato da operazioni dei carabinieri di Desio.

Il servizio punta il dito proprio sulla facilità con cui, sia nello scalo centrale della città degli amaretti sia nei boschi attorno alla stazione di Ceriano Laghetto, si possano trovare pusher che offrono qualsiasi tipo di sostanza stupefacente dall'hashish alla marijuana, fino alla cocaina e all'eroina.

Gli spacciatori, tutti nordafricani, si dividono fra l'area boschiva e la stazione di Cesano Maderno Groane. Sono ben organizzati: a partire dal materiale, droga di ogni genere e low cost, bilancini di precisione, cucchiaini per scaldare eroina, stagnola e bustine per confezionarla. Il tutto davanti all'occhio del cliente. Non solo. L'organizzazione non nasce e finisce nel parco, ma parte dalle stazioni limitrofe, dove ad attendere sulle banchine i futuri compratori, ci sono delle vere e proprie guide.

Come avviene durante le visite guidate nei musei, gli accompagnatori gestiscono i vari gruppi, perché purtroppo di gruppi si tratta, dando loro un piccolo assaggio nei bagni dei convogli, fino a trainarli nel mercato a cielo aperto tra i cespugli di robinie e le distese di brughiere.

«Non voglio affermare che il traffico di stupefacenti non abbia mai interessato questa area,- afferma il sindaco di Ceriano Laghetto Dante Cattaneo- ma che dalla riapertura della stazione di Cesano Maderno Groane a ridosso del parco i trafficanti abbiano trovato terreno fertile per il loro commercio, è indiscusso».

Come testimoniano i residenti della zona e da ultimo il giornale satirico, gli spacciatori sono ovunque, nella totale libertà di muoversi e far fruttare il business della droga. I drogati e gli sbandati si moltiplicano, anche molti giovanissimi purtroppo. E tra i pendolari della linea Saronno-Seregno, quelli che del treno ne fanno uso per raggiungere lavoro e scuole, la paura rimane.

«Da anni stiamo combattendo una battaglia senza l'ausilio delle Istituzioni. - Ha aggiunto il primo cittadino- Inutili le richieste al prefetto e al Ministero degli Interni per avere un maggior presidio nell'area verde e nella tratta ferroviaria».

Per adesso il bosco di Ceriano

Laghetto può contare solo sull'intervento della polizia locale e i volontari, che settimanalmente, lo ripuliscono da rifiuti di ogni genere.

Un lavoro, i cui frutti non durano più di 24 ore, con l'arrivo del primo convoglio.

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