La linea M4 non sarà finita prima del 2021 e sta già mettendo abbondantemente sotto pressione residenti e commercianti. «Escludo di realizzare nuove metropolitane entro il prossimo mandato, si può solo ragionare su prolungamenti perchè non ci sono le risorse per farne di nuove» afferma il candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi. Che invece ieri ha anticipato i primi «quattro progetti per rendere Milano più veloce e più verde, con poche risorse faremo una rivoluzione». Con un punto fisso: «Non intendo aumentare il biglietto, anzi bisogna su ticket integrati con il passante e certo si dovrebbe eliminare quello scatto ad esempio tra Milano e Assago». Lo dice più chiaramente Gabriele Albertini di fianco a lui, l'ex sindaco che guida con Manfredi Palmeri la lista civica di Parisi «Io corro per Milano» e ieri lo accompagnato per la prima volta ad un mercato per un giro elettorale (al Gratosoglio) incassando ancora grandi complimenti dai cittadini. «Dobbiamo ragionare sulla possibilità di far utilizzare il biglietto Atm da 1,5 euro su tutta la Grande Milano, anche a beneficio dei city users che vengono in città per lavorare. Non è ancora una promessa perchè bisogna vedere bene i bilanci, ma penso sia fattibile».
Ma si parte dai quattro progetti concreti. Primo: riaprire al traffico tutta la Cerchia dei Navigli, quindi completare il «cerchio» togliendo il divieto alle auto in piazza Castello («assurdo e ideologico, ha peggiorato la viabilità intorno») ma anche «proteggere l'attraversamento pedonale del parco delle Basiliche» con un ponte o piuttosto un sottopasso in via Molino delle Armi. Su piazza Castello porta ad esempio Times Square a New York, «tra due mesi ci sarà una grande area pedonale ma compatibile con il passaggio delle auto». Secondo: trasformare la linea 90/91 in un servizio di bus rapido, quasi una metropolitana leggera («e in viale Umbria verrà abbattuto il mercato coperto per velocizzare i bus»). Come? Completamento delle corsie preferenziali, semafori intelligenti per dare la precedenza ai mezzi («e che funzionino per questo, il sistema già c'è»). E creare (terzo) quella circle line ferroviaria che era il pallino dell'ex assessore all'Urbanistica Carlo Masseroli, un punto che la giunta Pisapia aveva eliminato dal piano di recupero degli ex scali Fs, comunque naufragato in aula. In pratica, una cerchia ferroviaria che funzioni come un metrò di superficie, con passaggi dei treni ogni 8/9 mnuti: «Vanno incrementate le frequenze dell'attuale passante e introdotte le fermate di Canottieri, Tibaldi, Turro, Marche, Dergano, Stephenson. A collegare il secondo e terzo progetto, la creazione di piattaforme di interscambio dei bus di superficie (qui un modello può essere il Brasile), in modo che gli utenti scendano da un mezzo e trovino subito pronto il collegamento successivo, «alle fermate ci sarebbe un sistema di tornelli anti-abusivi».
Per finire, lanciare la «Milano Orbitale», un evento stile «Stramilano» ma in bici invece che a piedi che porti a conoscere quel percorso di 72 chilometri che si potrebbe
fare già oggi in bici o a piedi lungo la cintura verde di parchi che circonda la città «Una volta fatta conoscere inseriremo una cartellonistica stradale, attraversamenti per pedoni e ciclisti, stazioni del bike sharing».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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