Parolini (Regione) «Vediamo i segnali di una ripresa»

Cristina Bassi «Segnali di ripresa e tendenza positiva». I saldi di stagione promettono bene. E dalla Regione l'assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini si dice fiducioso.Assessore, quali sono le aspettative per le svendite invernali?«I primi segnali di ripresa e il pur timido incremento delle vendite registrato in questi ultimi mesi fanno sperare in un buon inizio dei saldi. Già nel periodo natalizio si è visto un cambio di tendenza positivo, rispetto all'anno scorso, che sta gradualmente ridando fiducia a esercenti e consumatori». C'è ottimismo tra i commercianti? «Non certo eccessivo. Ma le aspettative sono buone. Ultimamente si è vista più propensione alla spesa, un dato molto positivo se si considera le difficoltà del mercato interno negli anni scorsi. I segnali fanno ben sperare e i saldi restano un momento molto atteso, che coniuga due interessi: quello dei commercianti di svuotare i magazzini a fine stagione e quello dei consumatori di acquistare articoli di buona qualità a prezzi convenienti».Il sistema tradizionale delle svendite funziona ancora?«A mio parere, sì. Se servono strumenti nuovi nella direzione di una maggiore flessibilità? Forse. In questo senso gli input che riceviamo non sono univoci. La mia volontà è quella di ascoltare le esigenze di tutte le categorie. Di prendere in considerazione soluzioni più flessibili, evitando però di banalizzare l'occasione saldi». Si è a lungo parlato di anticipare la data di inizio.«Ma con le regioni vicine abbiamo deciso di mantenere la data di oggi in modo univoco. Così si scongiura la migrazione del cliente da una città all'altra per inseguire gli sconti». Quali sono le regole per un periodo di svendite che mette tutti d'accordo?«Prima di tutto il rispetto delle norme e la correttezza.

Il commerciante poi deve aggiungere l'impegno costante per creare un clima piacevole. Gli ingredienti sono: dinamicità, innovazione, buone offerte, buon rapporto con il cliente, fiducia. In futuro l'esperienza dell'acquisto sarà sempre di più anche un'esperienza di aggregazione».