Pd e 5 Stelle non[NOTE][/NOTE] votano per i marò

La maggioranza in Regione ritrova unità intorno ai marò. È il giorno in cui il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, è costretta ad ammettere che non c'è «nessun passo in avanti», nonostante l'incontro all'Aja con il ministro degli Esteri indiano, Salman Khurshid, sulla vicenda dei due soldati italiani detenuti in India. Un incontro «franco» dice Mogherini. Aggettivo che in diplomazia non lascia presagire nulla di buono per Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, trattenuti da oltre due anni.
«Regione Lombardia attivi tutte le azioni che possano favorire il rientro in Italia dei due marò sotto processo in India» chiede una mozione del consiglio regionale. L'udienza che deciderà la sorte dei due marò è in calendario alla Corte suprema indiana per venerdì 28 marzo. Presentata da Forza Italia, la mozione invita «la giunta regionale a porre in essere le azioni necessarie, sotto il profilo delle relazioni intrattenute da Regione Lombardia e dalle sue aziende partecipate con l'India, al fine di contribuire positivamente al rientro in Italia dei nostri connazionali». Un pressing anche economico, facendo leva sui rapporti di interscambio tra i due Paesi.
Il centrodestra (Forza Italia, Ncd, Lega Nord, Lista Maroni e Fratelli d'Italia) ha votato compatto, recuperando un'unità che nelle scorse settimane si era persa a causa dei distinguo del Nuovo centrodestra, i cui consiglieri avevano fatto mancare il numero legale per tre volte. Era stata la richiesta di bandire l'India dai Paesi ospiti dell'Expo a creare divisioni. Ma la proposta è stata eliminata dalla nuova mozione azzurra.
Nonostante ciò, però, Pd, Patto Ambrosoli e Movimento 5 Stelle hanno scelto di non partecipare al voto. Critica la coordinatrice regionale di Forza Italia, Mariastella Gelmini, presente al Pirellone in occasione del voto: «Il Pd in consiglio regionale lombardo è contro i marò. Si è chiamato fuori: una decisione clamorosa che denuncia l'ipocrisia della sinistra e la sua ostilità pregiudiziale verso le Forze armate del nostro Paese. La mozione non conteneva alcun elemento strumentale, era stata costruita in modo da esprimere l'unità di tutta la Lombardia attorno ai nostri militari. Purtroppo la componente estremista del Pd, la stessa che ostacola Renzi al governo, ha prevalso. Una coltellata al Paese».
Di tutt'altra opinione l'opposizione. «Tre giorni dopo la notizia di questa mozione l'India stessa ha messo in discussione la propria volontà di essere presente alla nostra Esposizione universale» si lamenta Umberto Ambrosoli, temendo ripercussioni sul buon esito della manifestazione.

E il pd Bruno Pizzul invita Gelmini a «non usare strumentalmente Expo». Al contrario rincara la dose il capogruppo di Fratelli d'Italia, Riccardo De Corato, che avrebbe preferito una posizione più dura verso l'India: «Sotto processo c'è tutta l'Italia, non solo i nostri due marò».

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